Il design delle luci BMW caratterizza l’immagine inconfondibile di ogni BMW – come del resto le proporzioni dinamiche, la nervatura laterale, la grafica dei cristalli con il gomito dell’ing. Hofmeister e la calandra a doppio rene. Tradizionalmente sono i doppi proiettori insieme al tipico rene BMW a caratterizare il frontale di una BMW, rendendola immediatamente riconoscibile quale BMW anche senza l’emblema del marchio.
Già nel 1968 BMW introdusse con la 2800 CS (E9) i doppi fari circolari per anabbaglianti e abbaglianti separati. Sin da allora i doppi fari tagliati dal sopracciglio nella parte superiore rappresentano con il loro sguardo deciso focalizzato sulla strada un simbolo classico che caratterizza i modelli BMW.
Gli anelli luminosi intorno ai doppi fari, presentati per la prima volta nel 2001, danno vita al caratteristico frontale a quattro occhi che rende riconoscibile la BMW anche di notte. In più sottolineano la leadership nell’innovazione di BMW. Grazie alla loro luce bianca e uniforme gli anelli luminosi a LED assicurano la presenza di un frontale a quattro occhi sia di giorno che di notte e costituiscono un elemento di riconoscimento unico.
L’utilizzo di lampade a LED a ridotto ingombro o di fari laser efficienti consente inoltre ulteriori possibilità di configurazione funzionali. In più, il corpo luminoso profondo, i tubi fluorescenti 3D dal taglio preciso o il vetro dei proiettori tridimensionale e tecnologico consentono di accentuare ancora di più le ambizioni premium della BMW.
Proprio come il design delle luci del forntale anche la conformazione a L delle luci posteriori è una caratteristica tipica dei modelli BMW. Questo elemento di riconoscimento tipico sottolinea soprattutto la larghezza della coda, che appare esteticamente marcata e robusta e la rende inconfondibile sia di giorno che di notte. Le barre o i corpi luminosi alimentati a LED di notte accentuano la forma a L rafforzando la riconoscibilità della BMW anche al buio.
I diodi luminosi organici (OLED) nel BMW Organic Light in futuro offriranno ai designer molteplici possibilità di configurazione. Con la loro altezza d’ingombro estremamente ridotta e la loro flessibilità, la capacità di diffondere su tutta la loro superficie una luce anabbagliante molto omogenea nonché la possibilità di controllare i singoli moduli separatamente, gli OLED consentiranno in futuro una vera rivoluzione luminosa per i fari posteriori o gli indicatori di direzione.
Barbara Premoli