Gara difficile doveva essere e gara difficile è stata quella delle Ferrari in Bahrain. Fernando Alonso ha portato al traguardo la sua F14 T in 9° posizione, proprio davanti a Kimi Raikkonen in quella che si sapeva essere la pista meno compatibile con lo stato di forma attuale delle vetture del team di Maranello. Alonso e Raikkonen hanno dovuto combattere con il coltello fra i denti per difendere la zona punti che era il risultato minimo da ottenere. In classifica la Scuderia è 5° mentre Alonso è 4° tra i piloti. Il prossimo appuntamento è il GP della Cina fra due settimane, dove la Ferrari è chiamata a un riscatto sotto il profilo delle prestazioni prima ancora che sotto quello del risultato assoluto.
Stefano Domenicali: “Questa gara è stata l’epilogo di un weekend difficile esattamente quanto immaginavamo ancor prima di arrivare in Bahrain, un circuito particolarmente ostico per le nostre vetture. Le caratteristiche tecniche di Sakhir hanno fatto emergere le lacune nella nostra prestazione e quello che dobbiamo fare è dimenticare questa gara e guardare avanti, perché mi dispiace vedere i nostri piloti lottare in tutte le situazioni e poi sul rettilineo non riuscire né ad attaccare né a difendersi. Ora davanti a noi c’è un test importante, dove mi aspetto di vedere un primo salto di qualità. La squadra deve rimanere a testa alta, anche se le cose finora non sono andate come dovevano, e continuare a lavorare per cambiare marcia in fretta”.
Fernando Alonso: “Oggi la gara è stata complicata per noi, anche se sapevamo cosa ci aspettava perché con i suoi lunghi rettilinei questo circuito mette in evidenza le nostre debolezze. Il team ha fatto un lavoro super, ha risolto il problema che ho avuto ieri nell’ultima porzione di qualifiche, partenza e strategia sono state perfette. L’ingresso in pista della Safety car ci ha aiutato a recuperare un po’ di distanza dalle macchine che avevamo davanti e anche a risparmiare benzina, ma non è bastato ad ottenere di più perché otto vetture davanti hanno fatto meglio di noi. Anche se abbiamo fatto il massimo non possiamo certamente dirci soddisfatti del livello della nostra prestazione e ora dobbiamo pensare a lavorare giorno e notte, perché la stagione è solo all’inizio e credo ci sia margine per recuperare. Abbiamo le risorse e il potenziale per farlo, è tutto nelle nostre mani. Quella che inizia domani sarà una settimana chiave, perché martedì e mercoledì torneremo in pista per provare in vista delle prossime gare. Il nostro è un programma di lavoro molto aggressivo, perché certamente gli avversari non staranno a guardare”.
Kimi Raikkonen: “Sono molto dispiaciuto per il risultato di oggi, perché dopo le qualifiche mi aspettavo di fare meglio. La partenza non è andata bene e ho perso subito alcune posizioni. Al primo giro sono stato colpito da Magnussen, per fortuna senza riportare danni, ma cercare la rimonta a quel punto era molto difficile, perché l’assenza di carico aerodinamico e di velocità sul rettilineo rendeva complicati i sorpassi. Sapevamo che questa è la pista che meno si adatta alle caratteristiche della nostra vettura e anche che le Mercedes sarebbero state molto veloci, ma il comportamento della vettura è migliorato in generale rispetto alle prime gare e questo mi rende fiducioso per le prossime. Ci aspetta molto lavoro e approfitteremo di questi giorni di test per cercare di migliorare già dalla prossima gara in Cina”.
Pat Fry: “Oggi non potevamo chiedere di più alla nostra vettura e ai nostri piloti, perché qui è emerso come il nostro maggior limite sia nella velocità di punta. Questo ci ha costretti ad un gara in difesa e anche se nella sezione centrale del tracciato – quella con più curve – la F14 T si è dimostrata più competitiva, ciò non è bastato a Fernando e a Kimi per attaccare i nostri avversari. A Maranello stiamo lavorando su soluzioni che possano garantire una migliore erogazione della potenza e una migliore guidabilità, ma anche sul fronte aerodinamico stiamo cercando di migliorare l’efficienza della vettura. I dati raccolti oggi in gara saranno di riferimento nell’ottica dell’importante programma di verifiche che abbiamo pianificato per il test che si terrà nei prossimi giorni proprio qui a Sakhir”.
Barbara Premoli