Partito dalla pole, Lewis Hamilton ha vinto il GP degli USA davanti al compagno di squadra Nico Rosberg e a Daniel Ricciardo. Quella di Hamilton è la 50° vittoria in carriera, la 4° su 5 edizioni della gara di Austin, e riapre la lotta per il Campionato con Rosberg che, grazie al secondo posto, mantiene 26 punti di vantaggio a tre gare dal termine. E di questo il tedesco deve ringraziare Max Verstappen: Rosberg è infatti riuscito a conquistare la seconda posizione facendo un pitstop “gratis” in periodo di VSC, quando la Red Bull ha avuto un problema e l’olandese, su ordine del team a quanto pare, ha parcheggiato accanto alle barriere. Una cosa che ha fatto imbufalire Ricciardo, che ha tagliato il traguardo a 10 secondi da Rosberg.
Ai piedi del podio l’unica Ferrari arrivata a fine gara, quella di Sebastian Vettel (a 43 secondi dal leader), con Kimi Raikkonen costretto al ritiro per la pistola rimasta attaccata durante la sosta ai box: il finlandese è ripartito ma, avvisato dal team, si è fermato in fondo alla pitlane, tornando poi indietro in retromarcia. A fine gara, i commissari hanno punito l’unsafe release con una multa di 5.000 euro perché “La macchina è stata rilasciata prima che tutti i meccanici avessero finito di montare correttamente tutte le ruote. Dato che la macchina non si è classificata, viene comminata solo una multa“. Una cosa che spiace, specie per i meccanici Ferrari e tutto il lavoro che fanno e non dimentichiamo la perfezione del pitstop precedente, in soli 2″2! Una gara molto movimentata ai box, visto anche quanto accaduto a Verstappen poco prima del ritiro, quando è rientrato senza avvisare e i meccanici non erano pronti. Lui si è scusato ma viene da chiedersi cosa stessero guardando sui monitor, perché non l’hanno proprio visto arrivare… forse troppi VIP (annoiati, e diciamolo!) causano qualche distrazione…
Grande gara per Fernando Alonso, quinto, davanti a un altrettanto bravo Carlos Sainz (al miglior risultato in carriera): i due ci hanno regalato emozioni negli ultimi due giri, e per fortuna a fine gara i commissari hanno ritenuto regolare la manovra sulla Williams di Felipe Massa, perché in questa gara abbiamo rivisto il Fernando Alonso che – alla faccia di quello che molti “addetti ai lavori” hanno detto negli ultimi tempi – ha ancora grinta e capacità da vendere, e forse, finalmente, inizia ad avere una vera macchina e non un telaio con quattro ruote ma senza motore…
A chiudere la top 10, ma tutti doppiati, Felipe Massa, Sergio Perez, Jenson Button e Romain Grosjean. Nemmeno il tempo di tirare il fiato e si riparte alla volta del Messico dove il prossimo fine settimana si correrà il 19° e terz’ultimo round 2016.
Barbara Premoli