Si è conclusa sul Circuito di Sakhir la seconda sessione di prove pre-campionato della Scuderia Ferrari, con Kimi Raikkonen nuovamente alla guida della F14 T. La giornata è stata produttiva e la squadra è riuscita a completare tutte le prove previste dal programma tecnico, nonostante l’urto della F14 T contro le barriere a 5 minuti dalla fine abbia causato la chiusura anticipata del test.
Durante la mattina il lavoro della squadra è stato incentrato sulle prove di assetto, sulla valutazione degli pneumatici Medium e Soft e sulla messa a punto delle procedure di partenza. Il pomeriggio è proseguito effettuando alcune prove aerodinamiche con giri sulla lunga distanza. In totale, i giri percorsi da Kimi sono stati 82, il più veloce nel tempo di 1:36.718. Nell’arco delle quattro giornate di Sakhir, la F14 T ha completato 287 tornate, pari a 1,553 km.
Al termine dei suoi due giorni in pista, Kimi Raikkonen traccia un bilancio dei suoi due giorni al volante della Ferrari F14 T: “Non riesco ancora a dire quanto siamo veloci, è solo il secondo test della stagione ed è difficile capire quali sono i valori in campo. Una cosa è certa, via via che prenderemo confidenza con la vettura diventeremo sempre più veloci. Non credo che neanche il prossimo test in Bahrain sarà rivelatorio, per capirne di più bisognerà arrivare in Australia. La macchina è ancora un laboratorio, ci sono ancora diverse cose che dobbiamo finire di conoscere e di provare. Devo dire che prima di poterci dire al cento per cento pronti abbiamo ancora molto lavoro da fare”.
Degli avversari il finlandese non si preoccupa più di tanto: “Certamente i team motorizzati Mercedes sono andati bene qui ma noi avevamo un programma e non è detto che quelli che hanno fatto i tempi migliori ne avessero uno uguale. Come detto questo è un test e nei test si provano cose, si farà sul serio da Melbourne in poi. A noi in questo momento non interessa perfezionare la velocità ma l’affidabilità per portare a termine senza problemi le prime gare. Anche i giri fatti con le gomme più morbide non erano finalizzati alla ricerca della prestazione ma a valutare quali assetti preparare in funzione di quel tipo di gomma. I long run fatti dagli altri non mi preoccupano, noi abbiamo i nostri programmi. I long run per noi sono previsti la settimana prossima”.
Il test si è concluso con un incidente, a 5 minuti dalla fine della sessione: “A fine turno non si è trattato di un problema tecnico, sono semplicemente finito in testacoda alla curva 4, ho danneggiato la vettura ma non credo sarà un problema rimetterla a posto per la settimana prossima. Forse sono finito troppo largo su un cordolo, poi si è innescato un pattinamento che mi ha fatto perdere il controllo della vettura e ho sbattuto”.
Il prossimo appuntamento in pista è per il 27 febbraio, quando la Scuderia Ferrari e le dieci squadre di Formula 1 torneranno sul Circuito di Sakhir per il terzo e conclusivo test prima dell’inizio del Campionato.
Barbara Premoli