Quanto accaduto nel GP di Singapore ormai è cronaca, 4° e 5° posto per Raikkonen e Vettel al termine dei 61 giri sul circuito di Marina Bay. Ecco le dichiarazioni di Arrivabenee dei due pilotii al termine di un weekend non facile ma nemmeno da buttare come invece molti sostengono.
Maurizio Arrivabene: ”Si può dire che quella di oggi è stata una gara tutta all’attacco! Il sorpasso di Kimi su Hamilton in pista dimostra che non è certo un campione del mondo per niente. Considerando la distanza che ancora ci separava dal traguardo, e il degrado delle gomme, aveva senso fermarlo ancora ai box per coprire la strategia della Mercedes. Quanto a Seb, è un peccato che la posizione di partenza lo penalizzasse tanto, ma la sua è stata una gara fantastica, sostenuta da una strategia perfetta. Abbiamo ancora sei gare prima di finire la stagione, e saranno tutte importanti.”
Kimi Raikkonen: ”E’ stata una bella gara, la macchina si è comportata bene ed eravamo veloci. Ovviamente era molto difficile sorpassare qui, ma Hamilton ha commesso un errore e sono riuscito a passarlo, anche se poi dopo la sosta si è ripreso la terza posizione. Ancora non so come e perchè siano riusciti a passarci e non so cosa sarebbe successo se non fossimo rientrati. Ora dobbiamo analizzare tutto, capire come è andata e cosa avremmo potuto fare meglio. Oggi abbiamo guadagnato una posizione rispetto a quella di partenza, ma naturalmente questo non è il risultato che stiamo cercando perchè vogliamo essere in grado di vincere. Per questo ci serve migliorare la prestazione.”
Sebastian Vettel: ”Oggi di sicuro avevamo una buona strategia; e anche la possibilità di guadagnare molte posizioni, nel caso fosse uscita una safety car. Non è successo, quindi il quinto posto è un buon risultato. Ringrazio il team, perchè dopo la qualifica mi ero sentito un pò giù: era successo quello che nessuno voleva che accadesse, così abbiamo dovuto farcene una ragione e darci da fare. La partenza non è stata buona, poi c’è stato l’incidente, per cui non ho forzato. L’importante è che la macchina fosse ancora intatta, ma alla ripartenza è stato difficile mandare le gomme in temperatura. Avevo le più dure e ho perso parecchio tempo dietro alla Sauber. E’ stato difficile passarla, ma dopo era solo questione di far durare le gomme fino al momento di montare l’ultimo set di Ultrasoft: lì ho potuto davvero scatenarmi. Negli ultimi giri avevo spazio davanti e dietro, quindi me la sono presa comoda. So che la pazienza non è una qualità dei ferraristi, ma neanche mia: siamo qui per vincere e non saremo contenti finchè non riusciremo, ma miglioriamo un passo alla volta e so che un giorno il lavoro pagherà. Credo nel team e credo che il futuro sarà migliore.”
Redazione MotoriNoLimits