Compagni di squadra nel 2007 alla McLaren, agli antipodi della classifica nella scorsa stagione. Lewis Hamilton e Fernando Alonso vantano due stili di guida diversi che, come tali, richiedono assetti differenti delle monoposto: Hamilton predilige il sovrasterzo mentre Alonso preferisce una monoposto più sottosterzante. Al tre volte campione del mondo piace sentire la monoposto puntata sull’assale anteriore. Anche negli ultimi anni Hamilton ha confermato la sua predilezione per una frenata aggressiva, decisamente più incisiva di quella di Nico Rosberg.
L’inglese prolunga spesso la prima parte della frenata in ingresso curva, arrivando oltre il grip degli pneumatici. L’unico limite che Hamilton conosce, a detta degli ingegneri Brembo che hanno lavorato con lui, è quello dell’utilizzo termico dei freni. Hamilton poi rilascia gradualmente il pedale del freno, aumentando progressivamente l’angolo di sterzo. In gergo questo comportamento si chiama Trail Braking. Il rischio di questa guida che va sempre oltre il limite fisico è il bloccaggio delle ruote anteriori, come è accaduto nel 2015 in Ungheria dove Hamilton è finito nella ghiaia per evitare il compagno di squadra che lo precedeva e aveva frenato un istante prima. Il feeling di Lewis Hamilton con i freni in carbonio è certificato dalle supercar stradali che figurano nel suo garage: una Pagani Zonda 760 LH e una Ferrari LaFerrari, entrambe con dischi carboceramici Brembo.
Fernando Alonso è invece meno spettacolare perché frena un attimo prima del rivale, preferendo servirsi di uno stile molto pulito. Il bicampione del mondo (2005 e 2006 con la Renault) è solito avvicinarsi al limite senza superarlo, in tutte le condizioni di variazione del grip. Incredibile la sua sensibilità sul bagnato, come dimostrano le 3 vittorie ottenute con la Ferrari al GP Corea 2010, al GP Gran Bretagna 2011 e al GP Malesia 2012.
Secondo i tecnici Brembo, che lo hanno conosciuto ai tempi in cui correva in Minardi e l’hanno ritrovato in Ferrari, Alonso dispone di una sorta di ABS naturale. In pratica sfrutta al massimo l’aderenza della gomma, servendosi di un fisico esplosivo: imprime moltissima forza sul pedale ed è anche molto reattivo. Così facendo conserva grande velocità in curva, senza rischiare il bloccaggio. Anche Fernando Alonso predilige le auto italiane per l’uso quotidiano: fra queste la Ferrari 458 Italia e la Maserati Gran Cabrio. Due vetture molto diverse fra di loro ma con un comune denominatore: gli impianti frenanti Brembo. Insieme a Sebastian Vettel, Alonso e Hamilton rappresentano il trio di piloti che hanno fatto la storia degli ultimi 10 anni di Formula 1. Un decennio in cui i sistemi frenanti Brembo hanno contribuito alla conquista di 8 titoli Piloti e 9 Costruttori con quattro diverse scuderie. Perché si può frenare in vari modi, ma sempre e solo Brembo.
Redazione MotoriNoLimits