Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta appena ricevuta via mail da 2T Course & Reglage, con cui Massimo Arduni lancia un “J’accuse” e annuncia il ritiro dal Campionato Italiano Turismo CTS. Dato che come leggerete chiede anche un nostro commento, come gli abbiamo scritto via mail, queste situazioni sono molto più diffuse di quanto non si pensi in tanti campionati. E guarda caso quando qualcuno dà fastidio è subito pronto il cambio-regolamento. Ma non ci piace. Purtroppo, situazioni anche in Serie molto più blasonate (e pure internazionali…) vengono taciute – e l’errore spesso è proprio di noi giornalisti, di chi sa e non denuncia. Ammiriamo quindi Massimo per questa lettera e per questa decisione, sicuramente dolorosa, perché sappiamo quanto si sia impegnato. Conosciamo da sempre la sua correttezza e il suo amore per lo sport e oggi questa lettera aperta ne è un’ulteriore riprova, pubblica. Amareggiati, vi lasciamo alla lettura.
Barbara Premoli
J’accuse – Lettera aperta
Mi permetto di sottoporre alla vs attenzione un fatto, anzi un misfatto, del quale, come diceva Emile Zola, “Voglio parlare per non esserne complice“.
Nel 2016 è nato un nuovo Campionato Italiano Turismo, il CIT. Due categorie entrambe valevoli per il titolo italiano. La più potente TCR e quella più simile alla serie denominata TCS, alla quale decido di partecipare. Quest’ultima mi piace poiché prevede l’utilizzo di vetture strettamente di serie sulle quali è possibile intervenire SOLO su ammortizzatori, scarico e centralina.
Leggo attentamente il regolamento, mi interfaccio con professionisti esperti e decido di “preparare” nello spirito del campionato stesso, una Peugeot 308 Gti. Decido di farla bene, di metterci tanti soldi ed ore di studio e lavoro. Prendo il meglio sul mercato, dal preparatore Procar Motorsport, agli ammortizzatori Ohlins, ai freni Brembo , allo scarico Supersprint e così via.
Dopo le prime 4 gare la nostra piccola 1.6 turbo si trova così in testa al Campionato Italiano Turismo TCS contro le più potenti 2.0 turbo quali Honda e Seat. Inaspettata situazione, ma frutto di tanti sforzi, di tanta passione, di esperienza mia (3 titoli italiani vinti in passato) e del mio compagno di avventura Renato Gaiofatto.
Ma giorni orsono arriva la notizia da parte della commissione tecnica che recita queste poche parole, in apparenza innocue e insignificanti per molti: “… E’ consentito il montaggio di un recuperatore di vapori e riflussi dell’olio motore, come indicato nell’Allegato J – art. 255.5.1.14, della capacità minima di 2 litri. Questo recipiente deve essere in materia plastica traslucida o deve avere un pannello trasparente. E’ possibile montare un separatore aria/olio all’esterno del motore (capacità massima 1 litro) secondo lo schema 255-3 riportato nel medesimo articolo. Non può esserci un ritorno dell’olio dal recipiente recuperatore verso il motore che per gravità. “ “ Per decisione n° 7 del Bureau ACI Sport, sono inoltre introdotte due deroghe alla Seat Leon Cupra DSG/ST con l’adozione di paratie per il raffreddamento dei freni e l’adozione di cerchi da 19 x 8,5.”
Il significato della parte riguardante il recupero vapori olio significa in effetti regalare almeno 40 cavalli ai miei diretti avversari! Nell’allegato, per chi avrà voglia di leggere, la spiegazione tecnica e oggettiva del perché. In un Campionato Italiano all‘insegna del risparmio e dei pezzi di serie , ha inoltre senso autorizzare delle paratie per il raffreddamento dei freni come in Formula Uno?
Caro giornalista chiedo a te… ha senso, logica e non ultimo etica, cambiare un regolamento dopo 4 gare? Un regolamento è come un contratto e i contratti vanno rispettati MA da ambo le parti. Ha senso snaturare un campionato dove non si poteva sostituire un solo bullone? Che credibilità possono pensare di avere i signori che hanno preso questa decisione? Ma si rendono conto che con tale decisione hanno creato un pericolosissimo precedente e hanno ucciso tale campionato? Io e il mio team abbiamo accettato tale regolamento, ci siamo conformati integralmente, abbiamo impiegato risorse economiche, accordi con sponsor, tempo per trovarci e ora siamo talmente penalizzati?
Nel mio piccolo, mi considero un vero appassionato, uno che crede nei valori dello sport e della correttezza. Se qualcuno di lor signori riesce a darmi una risposta logica e sensata bene, altrimenti a malincuore ho deciso di abbandonare tale Campionato Italiano in testa e spero possa essere un insegnamento di correttezza per i giovani piloti.
Massimo Arduini