Dopo due podi consecutivi, i piloti delle PEUGEOT 208 WRX tenteranno, l’11 e il 12 giugno, di continuare la serie positiva in Norvegia, teatro della quinta prova del Campionato del Mondo FIA di Rallycross. Attualmente secondo nella classifica a squadre, il Team Peugeot Hansen punta a ridurre il divario dall’attuale leader del campionato per difendere con forza il suo titolo mondiale. Di fronte a un’accanita concorrenza, Sébastien Loeb tenterà di entrare nella Top 3, mentre Timmy Hansen (settimo in classifica) spera di confermare i progressi di Lydden Hill.
Parallelamente al Team Peugeot Hansen, la Peugeot Hansen Academy schiererà due PEUGEOT 208 WRX a Hell: la #17 per Davy Jeanney, che partecipa al Campionato del Mondo, e la #71 per Kevin Hansen, che disputa il Campionato europeo di cui è leader dopo la vittoria nella prova inaugurale a Mettet (Belgio).
Kenneth Hansen, Team Principal: « Abbiamo un ottimo ricordo della nostra partecipazione alla corsa di Hell dell’anno scorso, perché avevamo ottenuto una doppietta. Era la prima volta che una squadra realizzava un simile exploit nel Campionato del Mondo. È bello ritornare su questa pista che conosciamo bene e per la quale abbiamo delle regolazioni particolari. Ovviamente, quest’anno il contesto è diverso. La concorrenza è ancora più accesa ma abbiamo delle belle carte da giocarci. »
Sébastien Loeb (PEUGEOT 208 WRX #9, Team Peugeot Hansen): « Affronto la corsa di Hell con lo stesso stato d’animo delle altre, con l’obiettivo di fare bene anche se dovrò scoprire questa pista, nuova per me. Sembra abbastanza atipica, in un bel posto, con un bel paesaggio. Il circuito sembra pieno di avvallamenti, con delle curve strette e zone con forti accelerazioni. Questo tracciato tecnico si adattava bene alle nostre vetture della scorsa stagione, quindi mi auguro che quest’anno potremo lottare tra i primi. »
Timmy Hansen (PEUGEOT 208 WRX #21, Team Peugeot Hansen): « Il circuito si snoda tra le montagne norvegesi. Quindi è montuoso con dei dislivelli di altitudine tra il punto più alto e il punto più basso del circuito. Durante il weekend la terra ha tendenza a lasciare il posto all’asfalto in alcuni tratti. È un tracciato molto tortuoso e stretto, con tornanti in cui si deve frenare tardi e fare sterzare la vettura facilmente. È una pista abbastanza insidiosa in cui è difficile superare. Al volante di una Supercar bisogna davvero impegnarsi al massimo.»
Redazione MotoriNoLimits