Un GP di Spagna che ci ha regalato fin dai primi metri un’emozione imprevedibile col contatto tra Hamilton e Rosberg, che ha messo le Mercedes fuori gioco.
La colpa va divisa quasi in parti uguali (51% a Lewis e 49% a Rosberg), anche se era assolutamenteda evitare, considerando la supremazia dimostrata in qualifica. Il management Mercedes saprà superare questo momento di tensione, come ha già fatto in passato, anche perché in pista non hanno rivali. Il contatto ha favorito lo spettacolo in pista, regalandoci una bella lotta tra Red Bull e Ferrari, giocata molto sulle strategie.
La diversa tattica usata tra Verstappen e Ricciardo è la dimostrazione che è stata privilegiata la parte commerciale, senza ovviamente nulla togliere alla bellissima vittoria di Max che resterà negli annali. Ha guidato magnificamente senza commettere il minimo errore, nonostante un Kimi Raikkonen agguerrito e determinato. Il giovanissimo olandese non si è fatto travolgere dagli eventi, nonostante una settimana impegnativa. La Red Bull ha dimostrato di essere in forte ascesa e la foratura sul finale ha negato a Ricciardo la possibilità di tentare l’affondo ai danni di Vettel.
Bocciata la Ferrari, arrivata a Barcellona con il chiaro obiettivo di vincere. Invece non è riuscita a sfruttare un’occasione d’oro, nonostante il doppio podio di Kimi e Vettel. Il finlandese agguanta il secondo posto nel Mondiale alle spalle del leader Rosberg, ma a Maranello c’è molto lavoro da fare e i primi segnali erano arrivati già a Sochi.
Degno di nota il sesto posto di Carlos Sainz che ha saputo superare un momento non facile. Gli auguro un po’ più di fortuna, è un pilota veloce con la testa sulle spalle. Vediamo cosa succederà a Montecarlo.