Nico Rosberg ha allungato la sua striscia di successi (iniziata nel GP del Messico 2015) vincendo il GP di Russia a Sochi dalla pole, partendo con le supersoft e passando alle soft nel giro 22. Al secondo posto il suo compagno di squadra Lewis Hamilton che, con la stessa strategia, ha recuperato otto posizioni dalla 10ª sulla griglia, a causa di un problema tecnico prima del Q3.
La maggior parte dei piloti ha optato per un solo pit stop supersoft-soft, mentre una tattica alternativa è stata scelta da entrambi i piloti Red Bull, coinvolti nell’incidente al via che ha causato un breve periodo di safety car, influenzando la strategia. Daniel Ricciardo e Daniel Kvyat sono entrambi passati alle medie, con Kvyat che ha completato più di 50 giri su questa mescola chiudendo 15° dopo aver rimontato dalle retrovie e aver scontato una penalità di 10 secondi.
Diversa strategia alternativa quella adottata dal pilota della Force India Sergio Perez, passato a soft usate nel primo giro in circostanze simili, poi ad altre soft usate a 20 giri dalla fine. Perez ha chiuso a punti, ma non è stato il miglior piazzato su due soste, merito che spetta al pilota della Williams Felipe Massa, quinto, che ha completato lo stint finale sulle supersoft. Solo sei i piloti che si sono fermati due volte, tutti gli altri una sola. Dopo le temperature basse di ieri, oggi durante la gara il clima è stato molto più mite.
Paul Hembery, direttore motorsport Pirelli: “La safety car nelle prime fasi ha sicuramente aggiunto una variabile interessante alla gara, con diversi piloti che hanno tentato una strategia alternativa. Alla fine, Dany Kvyat ha completato l’intera gara sulla mescola media, in un’era in cui c’è più carico sui pneumatici di quanto ce ne sia mai stato nella storia della Formula 1. Abbiamo visto anche altre strategie differenti: Fernando Alonso, Kevin Magnussen e Romain Grosjean sono riusciti a massimizzare le loro opportunità con un solo pitstop, recuperando diverse posizioni rispetto a quelle di partenza. In generale, come dalle nostre previsioni, la strategia su una sola sosta si è dimostrata quella ottimale, con basso consumo e degrado per tutte e tre le mescole. Questo è stato il GP numero 100 per la Pirelli dal suo ritorno in F1 nel 2011”.
La previsione: Pirelli aveva previsto che la strategia su una sola sosta fosse la migliore opzione per i 53 giri della gara, partendo sulle supersoft e poi fermandosi per le montare le soft nel giro 18. Esattamente ciò che ha fatto Rosberg ma, aiutato dalla safety car a inizio gara, ha allungato il primo stint a 21 giri.
Redazione MotoriNoLimits