Max Verstappen rilancia la propria candidatura al titolo con una vittoria netta in Qatar. Il successo, unito al secondo e quarto posto di Piastri e Norris, consente all’olandese di ridurre a 12 le lunghezze che lo separano dal britannico. È stato un weekend particolarmente intenso, caratterizzato da strategie complesse incentrate sulla gestione delle gomme, fattore decisivo sull’asfalto di Losail.
Nonostante una superiorità evidente in qualifica, nella Sprint e nel passo gara, la McLaren ha compromesso un risultato potenzialmente determinante a causa di un errore sotto safety car. Una leggerezza che ha pesato sull’esito finale, soprattutto a confronto con la prova solida e impeccabile offerta da Verstappen e da un team Red Bull ancora una volta perfetto nella gestione strategica. In un campionato che si gioca sul filo dei millesimi, ogni sbavatura rischia di avere un impatto significativo. La McLaren, forte della conquista del Costruttori, sembra voler concedere ai propri piloti ampia libertà nella lotta per il Mondiale. Una filosofia sportivamente apprezzabile, ma che potrebbe presentare un conto salato. Norris arriverà ad Abu Dhabi con un margine ancora favorevole, ma la sensazione è che la serenità e la lucidità mostrate dalla squadra diretta da Laurent Mekies non garantiscano sonni tranquilli.
Nota di rilievo anche per Kimi Antonelli, autore di un’altra prestazione convincente. Il giovane bolognese è stato penalizzato nel primo pit-stop, quando la contemporanea sosta di quasi tutto il gruppo (eccetto McLaren e Ocon) lo ha costretto a rallentare per lasciar sfilare diverse vetture, tra cui quella di Carlos Sainz, terzo al traguardo. Kimi è riuscito comunque a recuperare, pur cedendo il quarto posto nel finale a Norris per un piccolo errore. Due punti che potrebbero rivelarsi pesanti nella classifica generale, senza però intaccare l’ottimo finale di stagione del pilota Mercedes.
Fine settimana di festa per il motorsport tricolore anche grazie alla conquista del titolo di Formula 2 da parte di Leonardo Fornaroli. Per il secondo anno consecutivo un rookie si laurea campione, dopo il successo ottenuto in F3 dodici mesi fa: un risultato che conferma il valore dei giovani piloti italiani e del lavoro svolto dalla Federazione. Il weekend di Lusail ha inoltre sancito matematicamente il quarto posto della Ferrari nel Costruttori, posizione che rispecchia fedelmente il livello espresso dalla vettura nel corso dell’intera stagione.
Ora lo sguardo si sposta su Abu Dhabi, dove domenica verrà incoronato il nuovo campione del mondo. La sfida tra Norris (408), Verstappen (396) e Piastri (392) è più aperta che mai. E non è escluso che, tra i due litiganti, possa inserirsi proprio il terzo.
Gian Carlo Minardi

























