Si fa presto a dire GP del Qatar… si fa presto a dire 57 giri. Ma, signori, un finale di stagione così chi poteva immaginarlo? Max Verstappen ha vinto, per la 70° volta in carriera, davanti a Oscar Piastri, con la lotta per il Titolo rimandata all’ultimo round ad Abu Dhabi, tra una settimana, con il leader della classifica Lando Norris quarto, nemmeno sul podio. Un risultato di cui deve ringraziare la McLaren e le papaya rules: Zak Brown continua a ripeterlo: “Fino alla fine, a costo di perdere il Titolo“. E praticamente oggi hanno fatto tutto loro, con la strategia alternativa dopo la Safety Car per il contatto tra Hulkenberg e Gasly al giro 7 e l’obbligo per tutti di massimo 25 giri con un set di pneumatici.
Al via Verstappen, partito terzo, ha passato Norris e si è messo a inseguire Piastri. Poi al giro 7 la safety car e tutti sono rientrati per il primo dei due pitstop obbligatori, il campione della Red Bull ad aprire le danze con una chiamata perfetta, seguito da tutti gli altri piloti, tranne i due della McLaren, che alla fine si sono ritrovati dietro a Verstappen. Piastri è riuscito a rimontare fino alla seconda posizione dopo l’ultima sosta, con un ottimo passo per tutta la gara (e il weekend), ma Norris dopo il suo pit si è ritrovato dietro a Carlos Sainz e a Kimi Antonelli. Proprio al penultimo giro l’inglese della McLaren ha passato la Mercedes, una mossa che non convince del tutto, perché Antonelli era stato perfetto per tutta la gara e non era sotto estrema pressione, quindi andare così largo e regalare due punti preziosi in ottica campionato… In ogni caso, quello che conta è il responso della pista che dice che il vantaggio di Norris di 22 punti prima della gara si è ridotto a 12 su Verstappen e a 16 su Piastri.
Ottima prestazione per Carlos Sainz, al secondo podio della stagione con la Williams, che ha passato Antonelli nella prima serie di pitstop, con l’italiano che, grazie al quinto posto finale, assicura il secondo posto nel Costruttori alla Mercedes (459 punti contro i 426 della Red Bull). Sesto George Russell (che al via ha perso tre posizioni), grazie alla foratura di Isack Hadjar a tre giri dalla fine, con la top 10 completata da Fernando Alonso, Charles Leclerc, Liam Lawson e Yuki Tsunoda. A chiudere la classifica Alex Albon, Lewis Hamilton, Gabriel Bortoleto e Franco Colapinto. Esteban Ocon ha chiuso 15° dopo una penalità di 5 secondi per falsa partenza, davanti a Gasly, Lance Stroll e Hadjar. Ritiro per Ollie Bearman, dopo aver scontato uno stop/go di 10 secondi per unsafe condition, e per Hulkenberg.
Si va ad Abu Dhabi, dove conteranno le prestazioni delle monoposto, ovviamente, ma soprattutto la testa: oggi Verstappen ha dato ulteriore dimostrazione di cosa è capace e questo Mondiale ci dà la possibilità di vedere davvero che non è un campione per caso. In passato stra-dominava, in questo 2025 sta stupendo il mondo, perché chi avrebbe mai potuto immaginare uno scenario del genere dopo l’Olanda? La forza del team, certo, le chiamate perfette di Hannah (oggi giustamente sul podio), ma soprattutto la sua forza fisica e mentale.
Un Piastri perfetto per tutto il weekend e oggi secondo, ma non è uno stupido e sa che oggi il campionato al 99% è andato, la sua delusione era evidente. Norris? Nervoso e molto, già ieri nel botta e risposta con Russell, un quarto posto che brucia per chi era convinto di chiudere oggi la partita, pompato dalla stampa britannica e dal team. Ci vediamo tra una settimana ad Abu Dhabi, coronarie permettendo… e chissà se scenderanno in pista le Ferrari, che qui in Qatar proprio non si sono viste (a dirla tutta, l’unica volta in cui quest’anno abbiamo visto Charles e Lewis felici è stato sulla monoposto della Lego a Miami…). Ma che spettacolo questo campionato!
Barbara Premoli




















