“È bello essere tornati”. Ha detto così via radio Oscar Piastri (McLaren) dopo aver conquistato in Qatar la sua seconda pole in una gara Sprint dopo quella di Spa (la sua prima pole per un GP è stata invece a Zandvoort). L’australiano ha stabilito il nuovo record del circuito di Lusail e ha primeggiato anche nelle FP1, iniziando quindi nel migliore dei modi un weekend cruciale. Il suo tempo di 1’20.055 con le Soft ha surclassato il precedente primato del Qatar (1’20.520): la pole di Max Verstappen dello scorso anno. Le qualifiche Sprint sono iniziate alle 20:30 ora locale con temperature relativamente fresche: 22 gradi nell’aria e 25 gradi sull’asfalto. L’evoluzione della pista, con un asfalto molto liscio, è stata significativa, tanto che le posizioni in griglia si sono decise negli ultimi secondi della SQ3.
Russell ha mantenuto la pole per un breve momento prima di essere battuto da Piastri, mentre l’altra McLaren di Lando Norris partirà terza. Max Verstappen scatterà dalla sesta posizione, dopo essere stato superato per la prima volta dal suo compagno di squadra Yuki Tsunoda, quinto. Come previsto dal regolamento Sprint, i piloti hanno completato SQ1 e SQ2 ciascuna con un set di Medium, mescola utilizzata per la prima volta nel weekend in queste due sessioni. Verstappen è stato il più veloce in SQ1, mentre Norris ha primeggiato in SQ2: segnale di quanto equilibrato si preannunci il weekend.
La giornata in pista
La McLaren ha chiuso al primo e secondo posto nell’unica sessione di prove libere del weekend, iniziata alle 16:30 ora locale, con Oscar Piastri finito davanti al compagno di squadra nell’ultimo run con gomma Soft. Per i primi 45 minuti le squadre hanno utilizzato principalmente la mescola Hard, con la Mercedes di George Russell rimasta costantemente in cima alla classifica dei tempi.
Simone Berra, Pirelli chief engineer: “La pista si è presentava in condizioni decisamente migliori rispetto all’anno scorso, quando le raffiche di vento avevano depositato molta sabbia sul tracciato, riducendo sensibilmente l’aderenza. Il livello di grip odierno, combinato con l’evoluzione delle vetture, ha già consentito di ridurre i tempi sul giro rispetto alle sessioni dell’anno scorso ma anche alle simulazioni. Nell’unica ora di prove libere, le squadre hanno scelto di prendere confidenza con il circuito utilizzando la mescola Hard, della quale rimarrà quindi un solo set disponibile per la gara domenica, per poi concludere la sessione con le Soft.
La differenza di prestazioni tra quest’ultima e la C2 è emersa chiaramente nella Sprint Qualifying con un delta di circa 6/7 decimi mentre le prove effettuate dai team in FP1 rendono più difficile individuare la differenza con la gomma bianca, seppur parrebbe più ridotta rispetto alle simulazioni. Nelle qualifiche i piloti sono riusciti a recuperare prestazione tra un giro e l’altro, soprattutto con la mescola Medium, grazie anche all’evoluzione della pista, migliorando in modo più significativo giro dopo giro. Al termine delle sessioni, abbiamo rilevato sul battistrada di alcuni pneumatici la presenza di tagli causati dalla ghiaia trascinata in pista dalle monoposto che sono entrate nelle nuove vie di fuga installate lungo il circuito. Sebbene i danni non siano tali da provocare una perdita di pressione, continueremo a monitorare attentamente lo stato dei pneumatici durante le sessioni del sabato”.




























