L’ex pilota Ferrari René Arnoux ritiene che Max Verstappen resti una vera minaccia nella lotta per il titolo 2025, visto che l’olandese arriva alla finale Qatar-Abu Dhabi “senza nulla da perdere”, mentre Lando Norris porta il peso delle aspettative. Parlando con La Gazzetta dello Sport, Arnoux ha affermato che solo Verstappen potrebbe ribaltare un gap di 24 punti con due gare e una Sprint rimanenti.
“Se c’è qualcuno che può farlo, è lui”, ha detto Arnoux. “In questa Formula 1 la differenza sta in pochi decimi, ed è lì che fa la differenza. Ha un’incredibile costanza e la capacità di migliorare durante il weekend, anche quando le cose sembrano iniziare male. E sotto la pioggia è l’unico in grado di vincere dall’ultimo posto.”
Il talento da solo potrebbe non essere sufficiente, ma Verstappen ha anche il tempismo dalla sua parte. “Max ha anche qualcosa che non dovrebbe essere sottovalutato: è incredibilmente fortunato. E in una situazione come la sua, avere un po’ di fortuna è fondamentale.”
Arnoux crede che la pressione ricada interamente su Norris. “Lando sarà sotto pressione più di Verstappen. Max farà di tutto per vincere sapendo di non avere nulla da perdere. Norris deve pensare a non regalare nulla: evitare errori sarà ancora più importante per lui.”
E la partnership di Verstappen con la Red Bull resta un fattore decisivo. “Quando Christian Horner se ne è andato e alcune dinamiche interne sono state risolte, la squadra è tornata a lavorare nel modo giusto. Si percepisce che Verstappen è più sicuro di sé e calmo. E ha l’esperienza: a differenza di Norris e Piastri, ha già vinto titoli con la sua squadra”, ha detto il 77enne francese.
Arnoux non crede che la McLaren abbia commesso un errore lasciando che i suoi piloti corressero liberamente. “Se avessero fatto diversamente, avrebbero compromesso le prestazioni di un pilota fin dall’inizio. In F1 non puoi chiedere al tuo compagno di squadra di aiutarti: è innaturale. Piastri ha perso fiducia. Che si tratti di questioni personali o di squadra, ha dimostrato di poter essere molto forte ma anche molto debole, e la debolezza è emersa al momento sbagliato. Norris ha dimostrato di essere più solido, reagendo alle situazioni difficili.”



















