L’ex presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo ha accusato il leggendario marchio di Maranello di cercare di cancellarlo dalla sua storia. Parlando a La Gazzetta dello Sport mentre promuoveva il nuovo documentario sulla sua vita, “Luca: Seeind Red“, il 78enne si è lamentato del fatto che la Ferrari abbia preso le distanze dalla sua era di leadership di grande successo. “C’è qualcosa di rotto che non è ancora stato riparato tra lei e la Ferrari“, ha suggerito l’intervistatore, osservando che a Montezemolo non è stato permesso di filmare a Maranello e che le sue fotografie sono scomparse dal museo aziendale. “Lo dico anche nel film: la gelosia del passato è una brutta cosa“, ha risposto Montezemolo, che ha guidato la Ferrari attraverso l’era Schumacher fino alla sua estromissione nel 2014, ed è diventato uno dei critici più accaniti della Scuderia negli ultimi anni, continuando a sostenere che la squadra manca di direzione e leadership.
“Oggi non c’è leadership e, soprattutto, non c’è anima“, ha detto. “Non conosco Vasseur e non lo critico, ma vedo un uomo solo. Troppi cambiamenti: la squadra ha bisogno di stabilità, di persone giuste, come Mattia Binotto. Ricordo quando la Fiat voleva che licenziassi Todt, ma mi rifiutai. Dissi: ‘Se se ne va lui, me ne vado anch’io“.
Uomini come ormai ce ne sono pochi, in Formula 1 e in generale, ancora fortemente rimpianto da appassionati e tifosi. Uomini squadra, mossi dall’impegno e dalla passione. E comunque fa davvero male sapere che tutte le sue fotografie sarebbero state rimosse dal museo di Maranello. Un gesto che non è sicuramente da Ferrari. Di una cosa siamo certi: il primo a soffrire di tutto questo è lui, perché lui nonostante tutto la Rossa l’avrà sempre nel cuore, come i tifosi.
Barbara Premoli



















