Ferrari ha presentato ieri, 9 settembre, la 849 Testarossa, ultima nata della Casa di Maranello. La vettura, che sostituisce in gamma la SF90 Stradale, è una berlinetta supersportiva ibrida plug-in dotata di tre motori elettrici in ausilio al V8 biturbo in grado di erogare complessivamente 1050 cv, 50 in più della vettura della quale prende il posto nella lineup del Cavallino Rampante.
La 849 Testarossa si colloca al vertice della gamma Ferrari grazie alle sue prestazioni, al coinvolgimento che sa donare al pilota senza mai compromettere comfort di marcia o raffinatezza degli interni, come pure al suo design avveniristico ma al contempo profondamente legato alla storia del marchio. È una vettura pensata per i clienti più esigenti, che vogliono il massimo da una Ferrari. Ed è anche la ragione dietro il ritorno di un nome leggendario per la storia di Maranello, Testarossa; tale nominativo fu usato per la prima volta nel 1956 sulla 500 TR ed era volto a descrivere il colore delle teste cilindri di alcuni tra i motori da corsa più estremi ed iconici, prima di essere utilizzato su uno dei modelli stradali Ferrari più amati di tutti i tempi – la leggendaria Testarossa del 1984.
L’anima della 849 Testarossa ruota attorno al suo motore endotermico biturbo a otto cilindri, la cui famiglia di provenienza ha ottenuto più volte il prestigioso riconoscimento di International engine of the year, rivisitato completamente per raggiungere nuove vette prestazionali (ben 830 cv di potenza massima) e abbinato a un’avanzatissima architettura ibrida mutuata dall’impareggiabile esperienza di Ferrari negli sport motoristici. Tra le innovazioni più evidenti spicca il nuovo turbo, il più grande di sempre per una vettura di gamma Ferrari, che abilita un’accelerazione senza precedenti. Il gruppo ibrido costituito da motore elettrico al posteriore e due unità elettriche installate sull’assale anteriore è in grado di erogare 220 cv; il sistema a quattro ruote motrici on-demand e il torque vectoring ne massimizzano le prestazioni in tutte le condizioni.
Per esaltarne le doti dinamiche e migliorare il feeling del pilota nella guida al limite, la 849 Testarossa è dotata (oltre al sistema brake-by-wire di ultima generazione e all’innovativo sistema di stima FIVE) del controllore ABS Evo che migliora precisione e ripetibilità della frenata in tutte le condizioni, insieme anche al nuovo impianto frenante. La taratura di molle e ammortizzatori è stata completamente rivista, per un miglioramento del comportamento della vettura al limite di aderenza. L’estensivo lavoro di alleggerimento dei componenti ha permesso alla 849 Testarossa di vantare il miglior rapporto peso/potenza di sempre per un modello di gamma, in quanto l’enorme aumento prestazionale non ha comportato alcun aggravio aggiuntivo di peso rispetto alla SF90 Stradale.
Anche dal punto di vista stilistico, la 849 Testarossa segna una rivoluzione del concetto di berlinetta Ferrari V8 a motore centrale/posteriore: l’ispirazione alle Sport Prototipo degli anni 70, assieme alle linee tese e cartesiane, danno vita a un design unico e senza tempo. La sinergia tra forma e funzione ha permesso di raggiungere prestazioni aerodinamiche impressionanti: il carico totale di 415 kg a 250 km/h corrisponde a un incremento di 25 kg rispetto alla SF90 Stradale e si aggiunge all’aumento del 15% della potenza di raffreddamento di powertrain e freni.
L’abitacolo è ancora più avvolgente ed ergonomico che in passato: la vela centrale con cancelletto integrato, di ispirazione F80, migliora la posizione dei componenti e li rende più facilmente raggiungibili. Il nuovo volante dotato di tasti meccanici (iconico pulsante di avviamento incluso) eleva l’esperienza di guida mantenendo intatta l’alta funzionalità dei volanti Ferrari di ultima generazione. Un nuovo sistema di HMI, infine, rende l’interazione con la vettura ancor più semplice e intuitiva.
L’allestimento Assetto Fiorano è una configurazione della 849 Testarossa configurabile su richiesta dotata di contenuti esclusivi non disponibili singolarmente, ed è stata sviluppata per massimizzare le prestazioni dinamiche e aerodinamiche della vettura. L’Assetto Fiorano prevede un alleggerimento complessivo di circa 30 kg, ottenuto grazie all’uso estensivo di materiali compositi come fibra di carbonio e titanio. Tra i componenti specifici figurano il nuovo sedile tubolare leggero rivestito in Alcantara© nera, che consente un risparmio di circa 18 kg rispetto ai sedili standard, e i cerchi in fibra di carbonio da 20″ che riducono la massa non sospesa e migliorano la reattività in accelerazione e frenata.
Anche dal punto di vista aerodinamico l’Assetto Fiorano introduce modifiche sostanziali. Il frontale è caratterizzato da uno splitter molto più estremo con fondo anteriore dotato di una coppia supplementare di generatori di vortici, che incrementano l’aspirazione locale, assicurando il perfetto bilanciamento aerodinamico. Al posteriore, due twin wings sostituiscono le twin tails: si tratta di spoiler ridotti sormontati da profili aerodinamici ad alta incidenza, incastonati tra due endplate verticali. Tale soluzione consente di triplicare il carico verticale rispetto a quello delle twin tails senza penalizzare in maniera significativa la resistenza aerodinamica.
La dinamica veicolo è stata ottimizzata con sospensioni rigide Multimatic, molle alleggerite del 35% e un gradiente di rollio ridotto del 10%, migliorando la gestione dei moti di cassa e l’efficacia aerodinamica. Per la prima volta, è possibile equipaggiare l’Assetto Fiorano anche con il sollevatore anteriore, il che comporta tuttavia in tal caso il mantenimento delle sospensioni semiattive Magneride. Tra gli pneumatici disponibili anche le coperture Michelin Pilot Sport Cup2, specifiche per l’Assetto Fiorano e sviluppate per garantire maggiore grip, consistenza e prestazioni in condizioni di guida sportiva.
L’Assetto Fiorano può essere completato con una livrea esclusiva disponibile in due varianti cromatiche – Bianco Cervino e Rosso Corsa – a campitura a gradiente, che reinterpreta il classico tema a doppia banda longitudinale con un effetto sfumato. Il motivo parte dall’estremità del cofano, attraversa il tetto per poi concludersi sul low deck posteriore, generando un forte senso di dinamismo e modernità.



































