A Monza si è concluso un weekend fantastico sia dal lato tecnico sia sportivo col il nuovo record stabilito in qualifica da Max Verstappen, trasformato poi in una strepitosa vittoria con quasi 20” di vantaggio sui due piloti della McLaren. Sarà interessante vedere se questo trend, dettato da Laurent Mekies, si ripeterà anche nel seguito della stagione. E’ stato un fine settimana sensazionale anche dal lato della partecipazione del pubblico con Monza che ha battuto tutti i record di presenze, dimostrando quanta passione c’è in Italia per il motorsport, con un’invasione di pista stupenda.
Tornando al Gran Premio, sono rimasto positivamente impressionato dalla sportività, tranquillità e organizzazione da parte della McLaren quando hanno chiesto a Piastri, attuale leader del Mondiale, di restituire a Norris la posizione che aveva perso per un errore del team durante il pitstop (problema all’anteriore sinistra). Senza perdere tempo, Oscar ha lasciato passare immediatamente il compagno, che ha ringraziato per il gesto. Non so quante altre squadre, e piloti, avrebbero fatto lo stesso. Tra l’altro, McLaren ha voluto dare un segnale forte segnando il giro più veloce della gara alla penultima tornata.
[Qui, caro Gian Carlo, ci permettiamo di dissentire, perché Piastri non era d’accordissimo, come dimostrano i team radio, che poi l’australiano ha cercato di minimizzare nel post-gara, evidentemente imbeccato dal team. L’ha fatto, ma è davvero “sportività” quella dettata da Stella e dalla McLaren? Piastri era chiaramente non felice sul podio e non dev’essere facile essere consapevoli del fatto che il team inglese parteggia per il tuo compagno di squadra, guarda caso inglese. Quanto potrà andare avanti questo teatro dei burattini prima che le corde si spezzino?].
Di contro non mi sono piaciute le parole nel post-gara di Toto Wolff che si è dichiarato non soddisfatto del quinto e nono posto di Russell e Antonelli, sottolineando che solo un pilota ha fatto bene: Max Verstappen. Parole che non fanno bene a una squadra che qualche problema ce l’ha. Un TP dovrebbe proteggere il suo team. Sono rimasto sorpreso dalla penalità ad Antonelli, arrivata all’ultimo giro quando il fatto era stato commesso al 46° giro.
Quarto posto finale per una Ferrari che le ha tentate tutte pur di cercare di andare oltre il suo potenziale, puntando su un assetto decisamente scarico. Questo risultato, però, rappresenta il massimo con questa vettura. Ottimo Albon, settimo con la Williams, e Bortoleto, subito alle sue spalle con la Sauber. Albon è stato in grado di ribaltare una qualifica conclusa solo 14°, lottando per le posizioni di vertice segnando tempi molto interessanti.
Ci aspettano otto appuntamenti interessanti. A Baku, tra quindici giorni, McLaren potrebbe confermarsi campione, mentre resta aperta la sfida interna tra i suoi due piloti. Aspettando il GP dell’Azerbaijan, vi aspetto numerosi a Imola per la 9° edizione dell’Historic Minardi Day dove spero di ritrovare lo stesso entusiasmo assaporato in questi giorni a Monza. Sarebbe un bel segnale verso tutti i collezionisti che con grande dedizione e passione lavorano, spesso di sera, per preparano le loro vetture per venire a divertirsi in pista e far divertire gli appassionati. Vi aspetto tutti insieme sabato 13 e domenica 14.
Gian Carlo Minardi





















