Nonostante le premesse di un possibile GP d’Olanda anomalo, abbiamo assistito a una gara movimentata da tre safety car in cui le sorprese non sono mancata a partire dalla bellissima partenza da parte di Piastri e dal capolavoro firmato Verstappen che ha gestito la macchina che gli stava per sfuggire di mano. I primi quattro piloti hanno girato su tempi importanti, compreso Hadjar che ha conquistato il terzo posto sul campo, a cominciare dalla posizione in qualifica, al di là dei problemi che hanno interessato i due piloti Ferrari, Norris e Russell.
Con il ritiro per affidabilità che ha colpito Norris, l’australiano ha messo 25 punti in cassaforte nella lotta diretta. Anche senza il ritiro, Piastri avrebbe comunque guadagnato, come ha dichiarato lo stesso Norris che non sarebbe andato oltre la seconda posizione. E’ un risultato importante nella lotta per il titolo tra i due piloti McLaren, che resta comunque aperta poiché ci aspettano nove gare intense, considerando anche le possibili penalità per sostituzione di componenti o per problemi di affidabilità, come abbiamo visto a Zandvoort.
Punti importanti per la classifica costruttori sono stati conquistati da Albon e Bearman, rispettivamente in quinta e sesta posizione con Williams e Haas. Il terzo posto di Hadjar porta la Racing Bulls a sole due lunghezze dall’Aston Martin, attualmente al sesto posto. Si intensifica la sfida, così come tra Ferrari e Mercedes per il secondo posto. Col doppio ritiro del team di Maranello e il quarto posto di Russell, il vantaggio della Rossa si assottiglia a sole 12 lunghezze. Errore da principiante per Hamilton: dopo aver dato dei segnali di ripresa nelle prove libere, in qualifica è stato alle spalle di Leclerc, per poi commettere un errore e uscire di gara. Tra pochi giorni si torna in pista e andiamo a Monza, tra numerose incognite.
Gian Carlo Minardi





















