La nuova BMW iX3 incarna la visione del BMW Group di un approccio olistico alla sostenibilità del prodotto esteso all’intero ciclo di vita. Già in fase di sviluppo, sono state implementate misure significative lungo l’intera catena di fornitura, nella produzione e nella fase di utilizzo, prestando particolare attenzione alla conservazione delle risorse e alla riduzione dell’impronta ambientale del modello. In questo contesto, la Neue Klasse rappresenta una tappa fondamentale verso il raggiungimento degli obiettivi di CO2e fissati dal Gruppo per il 2030 e il 2050.
Le ampie misure di decarbonizzazione introdotte nella catena di fornitura consentono di raggiungere rapidamente il punto di pareggio in termini di CO2e: se alimentata con elettricità proveniente dal mix energetico europeo, la nuova BMW iX3 50 xDrive registra un’impronta di CO₂e inferiore rispetto a un modello equivalente con motore a combustione già dopo circa 21.500 chilometri (ciclo WLTP combinato). Mentre se ricaricata esclusivamente con energia da fonti rinnovabili, la BMW iX3 50 xDrive supera il modello termico comparabile già dopo soli 17.500 chilometri (WLTP combinato), consentendo ai clienti di ottenere benefici in termini di CO₂e già nel primo anno di utilizzo.
Le principali leve per la riduzione delle emissioni di CO₂e nella catena di fornitura sono l’impiego di materiali secondari e di energia rinnovabile, insieme a innovazioni di prodotto e di processo. Questa combinazione di misure ha portato a una riduzione del 35% delle emissioni di CO₂e nella supply chain già durante la fase di sviluppo del prodotto.
Le celle delle batterie di sesta generazione (Gen6) del sistema di accumulo ad alta tensione della BMW iX3 sono composte per il 50% da cobalto, litio e nichel di origine secondaria. Inoltre, per la produzione dei materiali anodici e catodici, così come delle celle stesse, viene utilizzata energia rinnovabile. Questo ha consentito di ridurre le emissioni di CO₂e per wattora del 42% rispetto alle celle Gen5 del modello precedente.
Il BMW Group dedica un’attenzione crescente all’impiego di materiali innovativi e secondari anche in altri componenti del veicolo. Ad esempio, il 30% della materia prima secondaria impiegata per il rivestimento del vano motore e per il vano portaoggetti sotto il cofano anteriore proviene da plastica riciclata di origine marina. Questo materiale post-consumo è costituito da vecchie reti da pesca e funi, contribuendo a evitarne la dispersione negli oceani. L’alluminio secondario rappresenta l’80% del contenuto dei supporti delle ruote e dei cuscinetti di sterzo, e il 70% dei cerchi in alluminio pressofuso.



















