Il Mondiale Superbike torna in Ungheria dopo 35 anni. Le prime tre edizioni del round ungherese si disputarono però all’Hungaroring, pista in cui i piloti giravano in senso orario. Al nuovo Balaton Park Circuit invece il senso di marcia è antiorario. Situato a pochi passi dalle rive del lago Balaton, il nuovo impianto offre un mix di curve lente e veloci. Su questa pista sarà impegnata anche la MotoGP ad agosto.
Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con 12 dei 14 team del Mondiale Superbike, il Balaton Park Circuit da 4,115 km di lunghezza rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3 perché i piloti usano i freni in 8 delle 17 curve per 28 secondi al giro. Ben 5 le frenate della categoria High ma sono tutte distanziate tra di loro da almeno altre 2 curve e ciò permette all’impianto frenante di raffreddarsi prima del successivo utilizzo.
Così come per la MotoGP, la curva più dura del Balaton Park Circuit per l’impianto frenante è la 5: le Superbike dovrebbero passare da 269 km/h a 69 km/h in 4,6 secondi in cui percorrono 201 metri mentre i piloti esercitano un carico sulla leva del freno di 4,9 kg. La decelerazione è di 1,5 g e la pressione del liquido freno Brembo raggiunge i 10,6 bar.
In Ungheria la Superpole Race sarà la millesima gara del Mondiale Superbike. Il pilota più vincente è Jonathan Rea con 119 successi seguito da Toprak Razgatlioglu con 69 e da Alvaro Bautista con 63. Chiudono la Top 5 Carl Fogarty con 59 vittorie e Troy Bayliss con 52. Tutte le loro 362 vittorie sono state ottenute con i freni Brembo che conteggiando anche gli altri piloti hanno superato i 900 successi. D’altra parte negli ultimi 18 anni solo una gara del Mondiale Superbike è stata vinta da una moto priva di componenti Brembo.



















