Il GP della Cina, secondo round del Mondiale, ha confermato i valori in campo, con la McLaren che porta a casa la prima doppietta con Oscar Piastri e Lando Norris davanti a un ottimo George Russell, ancora una volta a podio, a Max Verstappen e alla coppia Ferrari [almeno per quanto riguarda il passaggio sotto la bandiera scacchi, prima delle verifiche post-gara da parte della FIA, che hanno escluso dalla classifica entrambe le SF-25, ndr].
Rispetto a quanto visto una settimana fa a Melbourne, dalla Ferrari sono arrivati certamente segnali positivi, ma sono convinto che anche senza il problema all’ala anteriore Leclerc non avrebbe potuto lottare per la vittoria. Vittoria che però è arrivata nella Sprint con Hamilton, protagonista anche della pole position. Credo che proprio in questa differenza di prestazione, tra Sprint e GP, sia da ricercare il vero problema della SF-25 che per essere competitiva deve girare molto bassa. Qualifiche Sprint e gara Sprint sono terreno fertile, dettate dal chilometraggio limitato (100 km) e da meno benzina a bordo. Cambia drasticamente la situazione in vista del GP. Per evitare di consumare il pattino sono costretti ad alzare la vettura, sacrificando così la prestazione. Questo però non gli ha permesso di evitare la squalifica di entrambe le vetture (anche se per motivi diversi tra Leclerc ed Hamilton) arrivata a gara già conclusa, cancellando così il quinto e sesto posto.
In casa Red Bull il problema è ben altro, se così lo possiamo definire, nel senso che ancora una volta si trovano a correre con un solo pilota: Max Verstappen. Non è possibile, però, che chiunque arrivi al suo fianco abbia delle difficoltà così enormi. Probabilmente è una vettura molto difficile da guidare e gestire, essendo costruita totalmente intorno all’olandese che usa uno stile di guida particolare, mettendo in difficoltà i suoi compagni. Faccio fatica a immaginare una spiegazione diversa, dal momento che gli stessi “cugini” si permettono di essere più veloci e performanti di Lawson.
Racing Bulls è riuscita a vanificare un ottimo lavoro da parte del team e dei suoi piloti con una strategia totalmente sbagliata che li ha portati a stare fuori dalla top 10 nonostante la doppia squalifica Ferrari. Hanno gettato al vento punti importanti, a vantaggio dei diretti avversari. Ancora una volta voglio fare i complimenti a tutti gli esordienti. In particolare, Isack Hadjar ha riscattato la brutta figura in Australia, mentre trovo eccessiva la penalità inflitta a Jack Doohan. Bravo Kimi Antonelli, ancora a punti con la Mercedes e senza commettere errori, che occupa la quinta posizione in classifica generale.
Tra due settimane ci spostiamo in Giappone, a Suzuka, un’altra pista impegnativa “old style” caratterizzata dalle vie di fuga con la sabbia.
Gian Carlo Minardi