Dopo aver lasciato il segno con le ottime prestazioni al Rally Dakar il mese scorso, i Dacia Sandriders si preparano per una nuova sfida: l’Abu Dhabi Desert Challenge, che si svolgerà dal 22 al 27 febbraio. Un’altra tappa inedita per i Dacia Sandriders, il cui ingresso nel mondo del Rally-Raid non è passato inosservato con la vittoria del Rally del Marocco lo scorso ottobre. Questa volta il team si lancia in sei giorni di gare a cronometro nel bel mezzo delle impressionanti dune di sabbia a est e a sud dell’Emirato.
Per questo secondo appuntamento del Campionato Mondiale FIA di Rally-Raid 2025 (W2RC), i Dacia Sandriders scendono in pista con due prototipi Dacia Sandrider alimentati da carburante sostenibile: uno per Nasser Al-Attiyah ed Édouard Boulanger, e l’altro per Sébastien Loeb e Fabian Lurquin. Dopo averci impressionato nel Rally Dakar con quattro piazzamenti nella Top 10, Cristina Gutiérrez e Pablo Moreno riprenderanno più avanti il programma del Campionato Mondiale di Rally-Raid con i Dacia Sandriders. Nasser Al-Attiyah, originario del Qatar, vanta quattro vittorie nell’Abu Dhabi Desert Challenge, tra cui anche quella del 2024, in cui era affiancato da Édouard Boulanger, che si è così aggiudicato la sua seconda vittoria nella gara. Invece, Sébastien Loeb si è classificato ottavo nel 2022 insieme al copilota belga Fabian Lurquin.
L’Abu Dhabi Desert Challenge, organizzata vicino all’Arabia Saudita e al percorso del Rally Dakar, prende il via poco più di un mese dopo l’inizio della stagione del Campionato Mondiale di Rally-Raid per ottimizzare la logistica e ridurre le spese di trasporto. Questo ha comportato un periodo di lavoro intenso per il team dei Dacia Sandriders.
Dopo un Prologo di 72 km ad Al Ain il 22 febbraio, la gara vera e propria comincerà il 23 febbraio con la prima tappa cronometrata di 400 km da Al Ain a Mezeer’ah. Il 24 febbraio, la seconda tappa di 302 km si svolgerà ad anello intorno a Mezeer’ah. La terza tappa, in programma per il 25 febbraio, costituirà la prima parte di una Tappa Marathon inedita per questa gara. Al termine della prova speciale di 388 km, gli equipaggi dovranno occuparsi personalmente della manutenzione dell’auto senza poter contare sull’assistenza del team. La quarta tappa, lunga 394 km, partirà dal Marathon Camp il 26 febbraio per tornare a Mezeer’ah. Infine, l’ultima tappa, il 27 febbraio, partirà da Mezeer’ah con destinazione Abu Dhabi, dopo un percorso di 364 km. In totale, Prologo escluso, saranno 1.175 i chilometri cronometrati considerati per la classifica finale.
NASSER AL-ATTIYAH: “L’Abu Dhabi Desert Challenge è il mio rally preferito e abbiamo molta esperienza su questo tipo di terreno. Dopo la Dakar, siamo davvero ben preparati per batterci ad Abu Dhabi e prendere il comando del Campionato Mondiale. L’obiettivo, mio, di Édouard e del team, è vincere il titolo. La concorrenza si preannuncia agguerrita, per cui sarà interessante vedere in azione tutti i migliori piloti”.
SEBASTIEN LOEB: “Sono molto contento di tornare al volante dopo una Dakar frustrante, che si è conclusa troppo presto, mentre avevamo dato prova di un bel potenziale fin dall’inizio. L’Abu Dhabi Desert Challenge è una gara particolare con tante grandi dune. C’è quasi solo sabbia, per cui è molto diversa dagli altri round del Campionato. Mi piace guidare sulle dune e, dato che non sono riuscito a fare molti chilometri su questo terreno alla Dakar, spero di farne molti di più ad Abu Dhabi e di ottenere un buon risultato”.