Il 2024 Ferrari è stato caratterizzato da risultati brillanti nell’endurance. Nella memoria di tanti appassionati rimarrà la seconda vittoria consecutiva alla 24 Ore di Le Mans, un successo nella gara più importante del FIA WEC ottenuto con Fuoco, Molina e Nielsen, in un evento arricchito dal terzo gradino del podio dei compagni Pier Guidi, Calado e Giovinazzi. La stagione, inoltre, era iniziata nel migliore dei modi con lo storico successo in GTD Pro della 296 GT3 alla 24 Ore di Daytona e si è sviluppata con prestazioni in crescendo per la vettura derivata dalla serie, che ha concluso l’annata del Mondiale endurance con due vittorie in classe LMGT3. Dodici mesi da incorniciare rivivono nel racconto di Antonello Coletta, Global Head of Ferrari Endurance e Corse Clienti.
Come valuta la seconda stagione nella top class del FIA WEC?
Abbiamo ottenuto grandi risultati, pur avendo raccolto meno di quanto avremmo potuto. Quest’anno il numero degli avversari è cresciuto, così come la loro qualità, dunque il terzo posto in classifica Costruttori e il secondo in quella Piloti con Fuoco-Molina-Nielsen sono risultati molto positivi. Abbiamo assistito a una crescita della squadra e questo aspetto si è visto anche nei momenti di difficoltà.
Ferrari si è confermata sul “tetto” della 24 Ore di Le Mans…
Questo risultato è stato straordinario. Dopo la vittoria nell’edizione del Centenario del 2023, confermarci a Le Mans, questa volta portando al trionfo l’equipaggio della 499P numero 50, è un fatto storico. Dobbiamo considerare anche un altro aspetto notevole: dal punto di vista tecnico abbiamo vinto per la seconda volta consecutiva con la medesima vettura, senza aver introdotto aggiornamenti. La gioia di Le Mans è stata duplice: non voglio dimenticare, infatti, che sul terzo gradino del podio c’erano anche i compagni di squadra della vettura numero 51 Pier Guidi, Calado, e Giovinazzi. Un fatto memorabile considerato che avevamo sei piloti sul podio più famoso e importante dell’endurance.
Una gara, come da tradizione, molto emozionante…
Analizzando la vittoria per come si è sviluppata in pista possiamo dire che sia arrivata al termine di una gara dura, una sfida serrata, tanto che i primi quattro equipaggi al traguardo erano inclusi in meno di 38 secondi. Peccato per l’equipaggio numero 83 che non ha terminato la prova sul Circuit de La Sarthe pur essendosi trovato in testa per il maggior numero di giri di tutti, ben 83. La vettura con la livrea Giallo Modena, però, si è rifatta conquistando un primo posto assoluto al COTA, un risultato davvero meritato.
Nelle varie gare del Mondiale endurance dove la 499P si è espressa al meglio?
La vettura è stata molto competitiva a Imola, Spa, Le Mans, Austin, e anche in Bahrain, mentre su alcuni tracciati abbiamo sofferto maggiormente. Ci consideriamo vincitori ‘morali’ della 6 Ore di Spa dove, dopo una grande rimonta, ci trovavamo in testa prima della bandiera rossa che ci ha visti protagonisti in negativo. Abbiamo invece il rammarico per quanto successo a Imola dove, per un nostro errore di squadra, abbiamo perso l’opportunità di regalare ai tifosi una grandissima gioia dopo essere scattati primi, secondi e terzi.
Nel FIA WEC quest’anno ha debuttato la 296 LMGT3: come giudica la prima annata?
Abbiamo vinto le ultime due gare, la 6 Ore del Fuji e la 8 Ore del Bahrain, con entrambe le 296 LMGT3 iscritte dal team Vista AF Corse. Siamo molto soddisfatti dei risultati della vettura e di aver centrato questi risultati con due equipaggi che rispecchiano al meglio le caratteristiche di questa classe, con piloti appieno in linea con le licenze Platinum, Silver e Bronze. Abbiamo una grande vettura, un team preparato e piloti di alto livello, inclusi i nostri ufficiali Davide Rigon e Alessio Rovera.
Con la vettura derivata dalla produzione di serie l’annata era iniziata con una grande gioia a Daytona: quanto conta questa affermazione, nell’anno che poi ha visto la 296 GT3 ottenere il 100esimo successo in meno di due stagioni?
Tornare a vincere la 24 Ore più famosa d’America colmando un’attesa durata dieci anni ci ha riempiti d’orgoglio. Il trionfo della 296 GT3 di Risi Competizione in GTD Pro con i nostri ufficiali Rigon, Serra, Pier Guidi e Calado è giunto al termine di una corsa dove abbiamo primeggiato, lottando con tanti avversari di alto livello. La stagione della 296 GT3, dunque, è iniziata nel miglior modo possibile ed è continuata positivamente. Peccato per la vittoria sfumata alla 24 Ore di Spa del Centenario a causa di una vettura ferma in pit-lane che ci ha fatto perdere secondi preziosi dicendo addio alla corsa, quando sul cronometro mancava meno di un’ora. Se fossimo riusciti a centrare anche questo primo posto avremmo scritto una pagina indelebile del motorsport imponendoci in entrambe le 24 Ore del Centenario (Le Mans nel 2023, Spa nel 2024, Ndr). E avremmo vinto Daytona, Le Mans e Spa nello stesso anno, una tripletta leggendaria.
Cala il sipario su una stagione caratterizzata da molte gare e campionati che hanno avuto tra i protagonisti i piloti ufficiali Ferrari…
…dei grandi professionisti che oltre a portare in pista le nostre vetture rappresentano il marchio Ferrari nel mondo. Il rapporto che ci lega ai nostri piloti ufficiali è speciale. Siamo soddisfatti del loro lavoro e dei risultati ottenuti insieme, com’è evidente, per esempio, dal fatto che abbiamo confermato i sei piloti che gareggeranno con le 499P ufficiali il prossimo anno. Giunti a fine stagione è doveroso citare tutti i protagonisti nell’endurance: Rovera sta diventando uno dei nostri assoluti punti di riferimento, Rigon e Serra con la loro esperienza hanno combattuto e ottenuto grandi risultati. I più giovani stanno facendo un percorso di crescita evidente: Wadoux grazie all’esperienza nel SuperGT giapponese, un campionato competitivo dove si gareggia con gomme confidenziali; Neubauer nel GT WC Europe ha avuto il modo di sfidare avversari di assoluto livello. Un campionato, quest’ultimo, che ci ha visti ottenere diversi titoli preziosi incluso quello nella Endurance Cup Pro sia con i Piloti, Rovera e Pier Guidi, sia con il Team AF Corse – Francorchamps Motors.
Qual è il più grande rammarico della stagione?
Citerei due situazioni. La vittoria sfumata alla 24 Ore di Spa, e l’epilogo della 6 Ore di Imola nel Mondiale endurance, dove siamo scattati primi, secondi e terzi davanti a un pubblico eccezionale. Purtroppo abbiamo commesso un errore nella scelta di quando rientrare ai box per il cambio gomme e l’abbiamo pagato. Sono convinto, però, che dagli errori la squadra abbia sempre saputo cogliere degli insegnamenti per tornare in pista ancora più forte.
Tra i programmi in evoluzione spicca il Ferrari Hyperclub che permette ai clienti di vivere esperienze uniche…
A corollario del nostro impegno sportivo con la 499P abbiamo creato altre attività tra le quali il Ferrari Hyperclub, culminato in particolare nell’esperienza alla 24 Ore di Le Mans vissuta dentro Casa Ferrari, una struttura fantastica creata all’interno del circuito in una posizione di privilegio, l’ultima staccata prima del rettilineo centrale: da qui i nostri clienti hanno potuto fare il tifo e applaudire i campioni. Inoltre sempre a Le Mans, per il secondo anno consecutivo, abbiamo costruito un villaggio interamente dedicato ai clienti, in una maniera ancora più strutturata rispetto al 2023. Sono tante le attività che stiamo progettando per i clienti anche per il futuro.
Quali gli obiettivi per il 2025?
Consolidare quanto di positivo abbiamo fatto quest’anno, provando a vincere il Campionato del mondo Costruttori e cercando di confermarci competitivi in tutte le grandi ‘classiche’ dell’endurance. Guardando al futuro colgo l’occasione per ringraziare tutti i partner che sono fondamentali per le attività sportive nell’endurance, gli sponsor che ci garantiscono un supporto essenziale: il nostro impegno è quello di ripagare questi sforzi cercando di scendere in pista, anche nel 2025, lottando per altri successi storici.