McLaren sugli scudi anche nella seconda giornata del GP di Abu Dhabi, con Lando Norris che ha conquistato la pole davanti al compagno di squadra Oscar Piastri. Il miglior tempo del pilota della McLaren (1’22”595) è stato di quasi un secondo inferiore alla pole position dello scorso anno (1’23”595) e quasi identico alla simulazione della vigilia (1’22”6). Due power unit Ferrari si schiereranno in seconda fila: quella montata sulla vettura di Carlos Sainz (1’22”824, di soli 20 millesimi più alto di quello di Piastri) e quella che equipaggia la Haas di Nico Hulkenberg (1’22”886), che partirà però 7° per via della penalità. Si tratta della nona pole position per Norris: la prima la ottenne nel 2021 a Sochi, tutte le altre otto sono state conquistate in questa stagione. Il pilota inglese ha così eguagliato Max Verstappen come numero di pole position nel 2024 (8) ma sarà l’olandese a ricevere da Mario Isola, Direttore Motorsport di Pirelli, il Pole Position of the Year 2024 in virtù delle tre pole conquistate nella Sprint Qualifying rispetto alle due di Norris.
Norris ha ricevuto il Pirelli Pole Position Award da Terry Crews. L’ex giocatore di football americano è ora un attore di successo. Nel telefilm comico Brooklyn Nine-Nine interpreta il capo della squadra investigativa ed ha avuto un ruolo in tutti i film della saga I mercenari. L’attore è stato un promotore del movimento #MeToo ed è stato nominato tra i “silence breakers” che, nel 2017, sono stati insigniti dalla rivista Time del premio “Persona dell’anno”.
Durante la terza sessione di prove libere ha fatto il suo esordio nel fine settimana la C3. La mescola selezionata nella posizione Hard è stata utilizzata dai due piloti della Racing Bulls, Yuki Tsunoda (9 giri) e Liam Lawson (10), e – ma soltanto per il consueto giro di rodaggio – da quelli della Aston Martin, Fernando Alonso e Lance Stroll. La coppia in verde ha anche effettuato lo “scrubbing” di un set di Medium, imitata da quella della Mercedes (Lewis Hamilton e George Russell). La C4 è stata utilizzata anche da Carlos Sainz (13 giri) e da Max Verstappen (9 giri) mentre tutti gli altri piloti hanno usato solamente la Soft, mescola usata da tutti durante la sessione di qualifica.
Mario Isola, direttore motorsport Pirelli: “Una qualifica serratissima, come mai si era visto quest’anno, basti pensare che in Q1 i venti partecipanti sono racchiusi in 803 millesimi di secondo: soltanto a Zeltweg si è registrato un margine inferiore (0”798) fra il primo e l’ultimo su una pista peraltro più corta di 963 metri. Il grande equilibrio ha spinto i piloti a cercare di sfruttare il più possibile la Soft, che però ha confermato di essere una gomma molto performante ma soltanto sul primo giro cronometrato. La pista è rimasta sostanzialmente stabile per tutti i sessanta minuti di qualifica così a fare la differenza è stato soprattutto il diverso livello di grip offerto da un set nuovo rispetto ad uno usato, anche di un solo crono.
Per quanto riguarda le strategie per la gara, la sosta singola con l’alternanza fra Medium e Hard è sulla carta l’opzione più veloce, con una finestra per il pit-stop che dovrebbe aprirsi fra il giro 18 e il 24. Chi, partendo nelle retrovie, vorrà puntare ad allungare il primo stint partendo con la Hard, dovrebbe fermarsi in una finestra compresa fra il giro 29 e il 35. Bisogna peraltro tenere presenti tre fattori che potrebbero aprire alla doppia sosta: un eventuale degrado superiore a quanto visto finora, una neutralizzazione o, più plausibilmente, l’anticipo della prima sosta da parte di chi, trovandosi nel traffico, vorrebbe provare a sfruttare il netto vantaggio che un treno di gomme nuovo può dare nei primi giri. In quest’ultimo caso, si potrebbe innescare una reazione a catena che, inevitabilmente, porterebbe le squadre a passare ad una strategia a due soste, come peraltro accaduto lo scorso anno, anche perché tutti i team, ad eccezione della Racing Bulls, si sono tenuti i due set di Hard nuovi”.