La pilota di monoposto Sophia Florsch ha criticato duramente la F1 Academy, categoria di supporto della Formula 1 riservata alle donne, accusandola di essere una “pennellata di rosa”, ovvero solo superficialmente solidale verso l’uguaglianza o l’inclusione senza tentare seriamente di migliorare la situazione.
La prima campionessa della F1 Academy nel 2023 è stata la 24enne spagnola Marta Garcia, che ha poi ottenuto un sedile nel Formula Regional European Championship 2024, finanziato da F1 Academy, dalla Casa automobilistica Tatuus e da Pirelli. Ma ad aprile ha lasciato il top team Prema per correre con la collega Dorian Pin, supportata da Mercedes, nel nuovo team Iron Dames. Garcia non ha fatto alcun punto nella stagione. “Sono molto emozionata“, ha scritto sui social media, rivelando che probabilmente quella di Monza è stata “l’ultima gara in monoposto, almeno per il prossimo futuro. Sto piangendo mentre scrivo. Il mio sogno è sempre stato quello di arrivare in F1 e questo sogno lo terrò sempre con me“.
Sophia Florsch, che nel 2018 fu protagonista di un terribile e spettacolare incidente in F3 a Macao, è sempre stata molto critica verso le iniziative di corse riservate alle donne, tra cui la defunta W Series e l’attuale F1 Academy.
Dopo l’annuncio della fine della carriera di Garcia nelle monoposto, la 23enne tedesca, che corre ancora con gli uomini in Formula 3, ha rinnovato le sue critiche: “Mi dispiace tanto per te, Marta“, ha scritto sui social media. “Sembra ti abbiano usata nel 2023 per il marketing a breve termine con le pilotesse. La visibilità non aiuta a tenere il passo con il cronometro. La visibilità aiuta solo la F1 ma non le donne pilota“, ha aggiunto Florsch, che solo pochi giorni fa si stava preparando per il suo primo test nella Indy NXT, la ex-Indy Lights. “Hai trovato uno sponsor, Marta? Poi ti mettono da parte. Dove sono tutti i programmi per le donne annunciati nel 2021-2022? Perché i media non fanno le domande giuste? È così triste. Una pennellata di rosa. Facciamo un elenco delle pilotesse dal 2021 e chiediamo loro cosa succede nelle corse“. Dichiarazioni forti, che non faranno certo piacere a Susie Wolff, boss della F1 Academy. Ma come dar torto a Sophia Florsch? Quanto è stata promosso e che visibilità ha avuto il campionato femminile nei weekend di F1?