Finché si continuerà a posizionare il GP del Brasile in questa parte dell’anno avremo gare e weekend fortemente condizionati da pioggia e meteo. Abbiamo assistito a una gara Sprint vinta da Norris, davanti a Piastri con Max Verstappen protagonista di alcuni errori che lo hanno portato a una penalità, cosa che non ha fatto durante il gran premio arrivando a surclassare i diretti avversari. Dal 46° passaggio si è reso protagonista, con costanza, di giri veloci dettando un ritmo superiore agli avversari di oltre 5 decimi. Il secondo giro più veloce della gara si trova a oltre un secondo (Verstappen: 1:20.472 – Norris: 1:21.517).
Ha dato un segnale importante, mettendo in chiaro che i tre titoli vinti non sono stati conquistati per caso e che il quarto è in arrivo. Non dimentichiamoci che scattava dalla 17° posizione. Non sarà certamente facile, per Norris, recuperare i punti di svantaggio (62), non solo perché mancano tre appuntamenti, ma soprattutto perché si è di fronte a un grande pilota che, ancora una volta, ha annullato il compagno: assolutamente ininfluente per tutto il fine settimana, protagonista di diversi errori e ridicolizzato anche da Lawson. Dopo gli ultimi due GP vinti, la Ferrari ha deluso parzialmente con Leclerc solo quinto. A deludere, in particolare, è stato Carlos Sainz protagonista di errori sia in qualifica che in gara.
Fine settimana decisamente favorevole all’Alpine che, grazie al doppio podio, agguanta il sesto posto nella classifica Costruttori. Un risultato insperato solo una settimana fa, arrivato certamente grazie alle condizioni meteo che hanno mitigato i problemi della power-unit, ma anche a un ottimo lavoro da parte del team e dei suoi due piloti, che in queste difficili condizioni sono stati competitivi. GP decisamente sottotono, invece, per la McLaren che conclude la lunga domenica con un sesto e un ottavo posto, e diversi errori da parte del poleman Norris.
E’ stato un fine settimana decisamente condizionato dal maltempo che ha messo a dura prova i piloti – protagonisti di diversi errori – ma anche la direzione gara costretta prima a rinviare le qualifiche a domenica mattina, e successivamente ad abortire la partenza, generando non poca confusione, in seguito all’errore di Stroll nel giro di ricognizione, fino alla bandiera rossa dettata dalle difficile condizioni della pista e all’uscita di Colapinto. Proprio la Williams è stata “vittima” di numerosi incidenti con importanti ricadute sui costi. Credo che Colapinto potrebbe rientrare in un’operazione finanziaria volta a risanare le finanze, considerando che il team di Grove ha già due piloti sotto contratto per il 2025 (Albon e Sainz) e che la Red Bull sta correndo con un solo pilota…
La gara, oltre che dal maltempo, è stata anche fortemente condizionata dalla bandiera rossa, esposta troppo velocemente perché poi si è ripartiti con le medesime condizioni e gomme (intermedie). Ha fortemente condizionato in modo negativo la Racing Bulls che aveva indovinato la strategia e il momento ottimale per passare alle full-wet. Trovo che il team sia stato privato di un risultato molto importante. Avrebbe potuto trovarsi al posto dell’Alpine. Non è certamente facile, per i commissari e per la FIA, gestire questo tipo di gare ma resto dell’idea che ci vorrebbe un gruppo di lavoro uniforme per tutta la stagione, soprattutto per limitare al minimo le possibili non uniformità di vedute. Ci lasciamo alle spalle questo impegnativo fine settimana e ci apprestiamo a vivere gli ultimi tre appuntamenti in cui la pioggia non dovrebbe essere un problema.
Gian Carlo Minardi