Dopo la lunga e insolita pausa autunnale, la F1 e la Scuderia Ferrari tornano in pista attraversando l’Oceano Atlantico per il GP degli USA, prima tappa della tripletta americana, che va in scena sull’iconico Circuit of the Americas (COTA) di Austin, teatro del 19° appuntamento stagionale.
Il circuito misura 5.513 metri di lunghezza e propone un mix di curve da alta, media e bassa velocità; due zone DRS e oltre 40 metri di dislivello in un frequente saliscendi che rende questa pista una delle sfide più impegnative e al contempo divertenti che i piloti affrontano in tutto il campionato. Ci sono molte opportunità di sorpasso nel giro, la prima durante la salita a 320 km/h verso la curva 1. Il resto del primo settore, tuttavia, è ricco di curve tecniche da alta velocità, simili a quelle che si trovano a Suzuka e a Silverstone. Il tratto, particolarmente impegnativo, termina con il tornante a sinistra da bassa velocità che precede il rettilineo più lungo del circuito, altro punto adatto ai sorpassi. Lì i piloti, con il DRS aperto, cercheranno di lanciarsi all’attacco nelle curve 12 e 13. La parte finale del giro prevede un tornante esteso che include le curve 14 e 15 che immette su una lunga curva a destra, e poi due rapide curve a sinistra che riportano le auto sul rettilineo del traguardo.
Non è un segreto che le gare al COTA possano essere climaticamente molto calde. Nel corso del weekend, le temperature in pista possono raggiungere i 41°C, complicando non poco la vita ai piloti così come alle monoposto, con il rischio di surriscaldamento di motori, impiantistica, nonché delle gomme, con conseguente diminuzione dell’aderenza. La pioggia cade raramente in Texas, ma c’è sempre la possibilità che uno o due acquazzoni possano colpire l’impianto nel corso del weekend. Il COTA è risaputo essere un circuito a degrado elevato, il che significa che i piloti devono spesso scendere a compromessi con il loro stile di guida. Se si sceglie di spingere al limite, si avrà più ritmo all’inizio ma si potrebbe essere costretti a fare una sosta extra verso fine corsa. Al contrario, chi opta per prendersi cura dei propri pneumatici potrebbe inizialmente faticare e perdere posizioni, ma nel finale potrebbero beneficiare della sosta in meno per finire davanti ai rivali con strategia a tre stop. Nel 2023, la maggior parte dei team ha optato per una gara a tre soste: partenza con gomme Medium, sosta ai box intorno al 20° giro per montare un set di pneumatici Hard e passaggio di nuovo alle Medium per spingere fino alla bandiera a scacchi.
Programma. Il pochissimo tempo a disposizione nelle libere derivante dal ritorno del formato Sprint questo fine settimana farà sì che probabilmente, proprio come avvenne l’anno scorso, la gara Sprint del sabato venga usata come un test per verificare come si comporteranno le gomme. L’unica sessione di libere è in programma venerdì alle 12.30 locali (19.30 CET), seguita dalle qualifiche della gara Sprint alle 16.30 (23.30 CET). Sabato la gara Sprint prenderà il via alle 13 (20 CET), seguita dalle qualifiche del Gran Premio alle 17 (mezzanotte CET). Domenica i cinque semafori rossi che daranno il via ai 56 giri (308,405 km) del GP si spegneranno alle 14 (21 CET).
Fred Vasseur, Team Principal Scuderia Ferrari: “Con la gara di Austin inizia l’intenso finale di stagione fatto di sei gare organizzate su due triplette in sole otto settimane. Per quanto ci riguarda vogliamo verificare sui curvoni da alta velocità di questa pista la bontà di quanto abbiamo portato già nelle gare precedenti. In questo weekend sarà inoltre particolarmente importante la preparazione fatta a casa prima di arrivare in circuito: torna infatti il formato Sprint e questo significa che avremo un’unica sessione di prove libere prima di andare in qualifica per la corsa da cento chilometri del sabato. Charles e Carlos si sono preparati bene e la squadra è carica e come sempre ci concentreremo su noi stessi per portare a casa il meglio dal pacchetto a nostra disposizione. Dobbiamo mettercela tutta, perché i valori in campo sono molto ravvicinati e nelle classifiche è ancora tutto aperto”.