Quarta pole position consecutiva per Charles Leclerc a Baku. Il pilota della Ferrari ha confermato di trovarsi straordinariamente a suo agio su questo particolare tracciato, dove nessuno riesce a superarlo nella sfida contro il tempo dal 2021 in avanti: infatti, oltre alle quattro pole, va considerato il primato nella Sprint Shootout del 2023. Per il monegasco quella di oggi è la ventiseiesima pole della carriera, la terza del 2024, mentre la Ferrari arriva a quota 252, di cui cinque su questa pista (la prima fu ottenuta da Sebastian Vettel nel 2018. Leclerc ha rifilato più di tre decimi al più immediato inseguitore – 1’41”365 il suo tempo, 1’41”686 per Oscar Piastri (McLaren) – e 44 centesimi al compagno di squadra Carlos Sainz, terzo in 1”41”805.
Una giornata tinta quasi esclusivamente di rosso, non soltanto per la pole di Leclerc ma anche perché la Soft è stata praticamente l’unica mescola utilizzata sia nella terza sessione di prove libere che nelle qualifiche. Le uniche eccezioni hanno riguardato da una parte l’ormai tradizionale lavoro di rodaggio dei pneumatici effettuato da tre squadre (Aston Martin, Racing Bulls e Sauber) in vista della gara e il primo run di Q1 dei due piloti della Mercedes, che hanno scelto di effettuare almeno un tentativo con la Medium. Anche a causa di un paio di interruzioni che hanno accorciato il tempo di pista disponibile in FP3, nessuna squadra ha effettuato dei long run con un quantitativo di benzina significativo in funzione della gara.
Il cantante colombiano J Balvin ha consegnato il Pirelli Pole Position Award a Leclerc. Il cantautore reggaeton è uno degli artisti latini di maggior successo nel mondo con oltre 35 milioni di dischi venduti. J Balvin ha vinto cinque Billboard Latin Music Award e ha all’attivo collaborazioni con Beyoncé, Pharrell Williams, Camila Cabelo, David Guetta e Cardi B. Il singolo “Mi Gente”, con Willy William, è uno dei suoi brani più noti.
Mario Isola, direttore motorsport Pirelli: “Sembra davvero che Leclerc abbia un feeling speciale con questa pista, visto che non capita spesso di vedere un pilota fare quattro pole consecutive nello stesso Gran Premio! Anche oggi abbiamo visto come la pista stia diventando più veloce man mano che le vetture girano ma ancora siamo molto lontani non soltanto da quello che era il tempo previsto dalle simulazioni ricevute dalle squadre (1’39”4) ma anche da quello della pole dello scorso anno (1’40”203), segno che c’è ancora margine per vedere un’evoluzione significativa durante la gara.
Dal punto di vista delle strategie, su questa pista la sosta unica rappresenta sulla carta l’opzione nettamente più veloce, con Medium e Hard come le mescole più idonee a completare i 51 giri previsti. Un’eventuale doppia sosta diventerebbe credibile soltanto in caso di safety car nella seconda metà della corsa ed è probabilmente per questa ragione che molti piloti si sono tenuti due set di C3 per domani pomeriggio. Teoricamente, in base alle prime analisi dei dati, la prima sosta dovrebbe verificarsi fra il giro 13 e il giro 20 per chi sceglierà di partire con la Medium mentre chi prenderà il via con la Hard dovrebbe fermarsi fra il giro 32 e il giro 38. È ovvio che una neutralizzazione potrebbe innescare la sarabanda dei pit-stop, come si è visto ad esempio lo scorso anno. Un fattore da tener presente sarà il graining, visto che la pista è ancora molto sporca”.