Il bando da parte della Red Bull a Max Verstappen alle sessioni di sim racing in notturna durante i weekend di gara sarebbe sono una raccomandazione. Questa la posizione rivista come comunicato da Helmut Marko, che all’inizio aveva dichiarato che lui e Verstappen avevano concordato che non sarebbe più successo di giocare oltre la mezzanotte. Quando ha sentito parlare di “bando”, il tre volte campione inizialmente ha reagito: “No, non è che mi venga proibito o cose del genere. Non ho bisogno di dire loro cosa fare o non fare nel loro tempo libero nei weekend e lo stesso vale per me“. Adesso Marko dice che la chiacchierata avuta con Max è solo una raccomandazione: “Non c’è alcun divieto“, ha detto a Sky Deutschland, “ma solo una forte raccomandazione. Ha un ritmo del sonno completamente diverso, ma cose del genere che possono essere usate contro di te devono essere evitate. Anche se si tratta solo di un consiglio“.
La passione di Verstappen per il gaming è finita sotto i riflettori quando ha avuto delle reazioni dure durante il weekend del GP di Ungheria e non, per esempio, quando ha vinto a Imola dopo una nottata simile. Dopo Budapest Lewis Hamilton ha detto che il pilota della Red Bull non si era comportato da team leader: “Forse più di questo bisogna sempre ricordare che sei un compagno di squadra con molte persone e devi sempre comportarti da campione del mondo“, ha detto. Ma Verstappen è indifferente alle critiche del collega 39enne: “Tutto bene, ma non mi interessa, e non è nemmeno un mio problema. Per me è così. Ognuno ha la propria opinione, ovviamente, e fa quello che vuole. Io vado a casa e faccio quello che voglio“. E si può dargli torto, soprattutto considerando che ha 26 anni e il suo lavoro lo fa egregiamente?