Un Charles Leclerc sorridente quello arrivato nel paddock dell’Hungaroring e soprattutto determinato a reagire al periodo non particolarmente positivo,a livello di risultati, che ha contraddistinto il suo inizio estate: “Credo che l’analisi dei dati delle ultime tre gare ci abbia aiutato. Sono convinto che la direzione che abbiamo preso sia quella giusta, anche se solo la pista confermerà quello che abbiamo visto in fabbrica. Abbiamo lavorato per avere una vettura meno estrema a livello di assetto e che ci consenta di sfruttarne il potenziale al meglio sia in gara sia soprattutto in qualifica, quando si tratta di spingere al limite. Se guardiamo alla classifica, possiamo vedere quanto sia serrata la lotta tra i primi quattro team. Negli ultimi weekend ci sono mancati due o tre decimi, ma questo gap è bastato per condannarci a partire indietro, e per colpa di questo fatto abbiamo perso molti punti”.
Ieri, 17 luglio, è stato il nono anniversario della scomparsa di Jules Bianchi e a lui Charles ha voluto dedicare un ricordo particolarmente sentito: “Penso sempre a lui quando vado in pista, è stato il mio padrino sportivo e sono contento di portare con me sul casco in ogni corsa le sue iniziali e il suo numero – JB17 – che sono anche il nome della fondazione istituita dai suoi genitori”.