Un epilogo a sorpresa per il GP d’Austria, con George Russell che vince la corsa approfittando del prolungato duello fra Max Verstappen e Lando Norris, terminato con tutti e due i piloti ai box con una gomma KO: l’olandese della Red Bull è riuscito a ripartire, riuscendo anche a portare a casa il quinto posto, l’inglese della McLaren è stato costretto al ritiro. Russell interrompe così un digiuno di vittorie, suo e della Mercedes, lungo 595 giorni e 34 Gran Premi: il primo era arrivato in Brasile nel 2022. Questa è la seconda vittoria dell’inglese nella massima competizione automobilistica mentre la Mercedes sale a 126 successi. Sul podio sono saliti anche Oscar Piastri (McLaren) e Carlos Sainz (Ferrari).
Come previsto, la strategia più efficace è stata quella su due soste: chi ne ha fatte tre o più – Verstappen, Leclerc, Alonso e Sargeant – lo ha fatto per motivi contingenti e non in maniera pianificata. Alla partenza tutti i piloti in griglia hanno montato la Medium: l’unico ad iniziare la gara con la Hard è stato Zhou, che ha preso il via dalla pit-lane. La C4 e la C3 sono state le protagoniste assolute della corsa: soltanto nel finale si è vista la C5, usata da Verstappen per i sette giri finali dopo il pit-stop forzato e da Alonso per provare a strappargli il giro più veloce in gara, obiettivo peraltro centrato. Lo stint più lungo in assoluto lo ha completato Daniel Ricciardo, che ha percorso un terzo e ultimo stint di 34 giri con la Hard. Con le Medium il primato va a Pierre Gasly, arrivato a 29 giri con le Medium: anche per il francese dell’Alpine si è trattato dell’ultima porzione di gara.
Mario Isola, direttore motorsport Pirelli: “Quando meno te lo aspetti, ecco le scintille! Se i primi due terzi di gara sono stati molto lineari, è bastato un piccolo problema al secondo pit-stop di Verstappen per riportare a contatto i due piloti che hanno caratterizzato questo fine settimana, innescando così un duello davvero al limite. Ne è derivato un finale molto emozionante che, alla fine, ha fatto gioire George Russell, che ha così vinto il secondo Gran Premio della carriera: complimenti a lui e alla Mercedes! In generale, è stata comunque una gara in cui si sono visti tanti sorpassi, a volte molto spettacolari.
Dal nostro punto di vista, non abbiamo avuto alcuna sorpresa. Le gomme si sono comportate esattamente come avevamo previsto, sia nelle simulazioni predisposte prima di arrivare qui in Austria, sia nell’analisi dei dati raccolti nelle giornate di venerdì e ieri. Anche le previsioni sulle strategie sono state sostanzialmente rispettate. Medium e Hard sono state le grandi protagoniste della corsa. La Medium è stata probabilmente un filo più performante, soprattutto sulle vetture più competitive. Le due Red Bull, pur avendo due set di Hard a disposizione, hanno scelto la C4 per il terzo stint, sia per questo motivo sia per essere nelle stesse condizioni degli avversari con cui erano in lotta in quella fase della gara. D’altro canto, la C3, che ha dimostrato un degrado leggermente inferiore, è stata funzionale a chi ha scelto di fare un primo stint sulle Medium molto corto per poi sfruttare la maggiore costanza della gomma contraddistinta dalla banda bianca, riuscendo così anche ad arrivare in zona punti come hanno fatto i due piloti della Haas, Hulkenberg e Magnussen, e Ricciardo (Racing Bulls)”.