La seconda tappa della prima tripletta di gare consecutive della stagione 2024 si svolge sul circuito di Spielberg, dove è in programma il GP d’Austria. Diverse peculiarità rendono il tracciato un unicum in tutto il calendario iridato. Innanzitutto, ci sono il numero di curve più basso (10) e il tempo sul giro più veloce mentre come lunghezza i suoi 4,318 chilometri lo piazzano al terzo posto di questa classifica alle spalle di Monaco (3,337 km) e di Interlagos (4,309 km). Il circuito di proprietà della Red Bull è secondo nella classifica delle piste col maggiore dislivello: 63,5 i metri di differenza fra il punto più alto e quello più basso, superata soltanto dai 102,2 metri di Spa-Francorchamps.
Come tradizione, Pirelli ha selezionato per questo appuntamento il tris di mescole più morbido della gamma 2024, composto dalla C3 come Hard, dalla C4 come Medium e dalla C5 come Soft. Spielberg ha un asfalto un po’ agée e, di conseguenza, una rugosità elevata ma le forze laterali esercitate sui pneumatici sono decisamente inferiori alla media stagionale, determinando nel complesso un’usura molto limitata. Trazione in uscita dalle curve lente e stabilità in frenata sono fattori decisivi per essere competitivi su questa pista. Particolare attenzione dovrà essere dedicata alla gestione del surriscaldamento dei pneumatici, soprattutto in caso di temperature elevate: i piloti che non dovessero riuscire a raffreddarli adeguatamente potrebbero infatti avere difficoltà nel difendersi dagli attacchi degli avversari, soprattutto nel primo e nell’ultimo settore. Un fattore importante sarà quindi anche la temperatura ambientale, con condizioni tradizionalmente piuttosto variabili. Nelle ultime due edizioni la strategia su due soste è stata la più veloce, privilegiando l’utilizzo della Medium e della Hard: l’anno scorso nessun pilota azzardò la Soft in gara.
La Formula 1 in Austria ha sempre avuto la sua casa in questa valle della Stiria, con 37 gare disputate sul circuito oggi conosciuto come Red Bull Ring e una, nel 1964, su un tracciato disegnato sulla pista dell’aeroporto militare di Zeltweg, distante in linea d’aria poche centinaia di metri. Il GP d’Austria giunge questo fine settimana alla sua 37° edizione, suddivise in tre periodi dopo la prima corsa a Zeltweg, ci fu un ciclo di gare sul tracciato conosciuto come Österreichring (1970-1987), uno all’A1-Ring (1997-2003) per poi trovare un nuovo indirizzo, il Red Bull Ring, dal 2014 in avanti. Nel biennio 2020-2021 qui si sono disputate anche le due edizioni del Gran Premio della Stiria.
Nonostante non abbia ancora compiuto 27 anni, Max Verstappen è già oggi il pilota con più successi (4) in questa gara, cui va aggiunta anche una vittoria nel Gran Premio di Stiria. Sono in totale 25 i piloti che sono saliti almeno una volta sul gradino più alto del podio in Austria: di questi, ben undici (lo stesso Max, Alain Prost, Alan Jones, Mika Hakkinen, Michael Schumacher, Nico Rosberg, Emerson Fittipaldi, Niki Lauda, Nigel Mansell, Jacques Villeneuve e Lewis Hamilton) hanno nel palmarès almeno un titolo iridato. Fra le squadre, Ferrari e McLaren sono le più vittoriose nel Gran Premio d’Austria con sei successi ciascuna, raggiunte a questa quota dalla Mercedes come numero di vittorie su questo tracciato grazie alla vittoria di Hamilton nel Gran Premio della Stiria del 2020.
Al Red Bull Ring torna in scena per la terza volta nella stagione il formato Sprint del weekend, che prevede il venerdì una sessione di prove libere e le qualifiche Sprint e il sabato la gara Sprint e le qualifiche per il Gran Premio della domenica pomeriggio. È la terza volta consecutiva, la prima nel 2022, che il formato viene utilizzato in questo evento. Fino ad oggi sono state disputate 14 gare Sprint e Max Verstappen ha fatto, tanto per cambiare, la parte del leone con nove successi. Degli altri vincitori – Valtteri Bottas, Sergio Perez, George Russell e Oscar Piastri – soltanto il finlandese ha vinto più di una volta.