Ne sono state prodotte soltanto 270, o forse poco più, ma non certo perché non incontrasse il favore del pubblico: la Qvale Mangusta, vettura di nicchia, vantava una genesi griffata dai più autorevoli professionisti sul mercato e una qualità di estrema levatura. Per non parlare della linea accattivante, concepita dalla creatività di un grande designer come Marcello Gandini.
A determinarne una così breve esistenza, iniziata nel 1999 e chiusa due anni dopo, è stata la rottura dell’accordo tra la De Tomaso e Qvale, l’azienda statunitense che aveva deciso di supportare la nascita del modello. Ecco perché questa creazione è rimasta un sogno solo parzialmente realizzato. Ed è infatti anche poco conosciuta. Ad oggi la Qvale Mangusta è una delle Youngtimer più appetibili per gli appassionati non solo per le sue notevoli caratteristiche tecniche e le sue rifiniture ma anche perché la sua rarità ne fa un’occasione di ottimo appeal
in ottica di investimento.
L’esemplare che sta per andare all’asta sulla più grande piattaforma digitale europea dedicata ai veicoli d’epoca dimostra in pieno queste virtù. Datato 2003, viene presentato in asta in ottime condizioni, infatti, anche grazie alla carrozzeria assolutamente inattaccabile dalla ruggine, messa a punto in vetro resina stampata a due strati con all’interno schiumato isolante RTM (Racing Trans Moulding). La pelle della Qvale Mangusta era innovativa anche perché in lamiera saldata in modo da conferirle un’altissima resistenza torsionale e far sì che nessuna parte andasse mai in carico di punta. Ed era avvitata sul telaio, un concetto nuovo per l’epoca, che consentiva di rimpiazzare direttamente i pannelli con facilità in caso di danneggiamenti. Per il progetto dello chassis, non a caso, era stato chiamato un designer di Formula 1, Enriques Scalabroni, con esperienza in Ferrari, Dallara e Williams.
Altra forte peculiarità della vettura era il tetto rigido che ruotava e spariva dietro il sedile posteriore grazie a un agile sistema creato ad hoc, denominato Roto-Top. Il motore è un portentoso V8 di 4,6 litri che sviluppa 315 CV, con cambio manuale a 5 marce. Gli interni in pelle, rifiniti con un’alta dose di artigianalità, sono ancora praticamente intatti nell’esemplare a basso chilometraggio che sarà disponibile in asta su Car & Classic. In questo caso l’elegante vernice nera è abbinata alla tappezzeria in color cuoio e, visto lo stato di entrambi, sembra in effetti incredibile che l’esemplare abbia 21 anni. Di fatto è stato ben mantenuto ed è completamente funzionante in tutte le sue parti.
Dotata di certificazione ASI che conferma la sua provenienza, l’auto rappresenta un’opportunità affascinante per gli amanti delle sportive italiane e per i collezionisti più competenti. Car & Classic stima un valore di vendita compreso tra 44 e 50mila euro ed è possibile rilanciare con offerte anche prima dell’inizio dell’asta – previsto per mercoledì 5 giugno – direttamente nella pagina dedicata.
Il nome Mangusta è nato dalla volontà di riprendere il celebre Coupé della De Tomaso andato in produzione dal 1967 al 1971. Anche se quando è stata presentata al Salone di Ginevra, nel 1996, la nuova creazione si chiamava Biguà. Ma Bruce Qvale, che ne ha poi finanziato la produzione, era l’importatore ufficiale della De Tomaso negli Stati Uniti e avrebbe voluto volentieri replicare il successo della supercar. A capo del progetto nell’azienda dell’imprenditore argentino era stato nominato l’ingegner Giordano Casarini, che all’epoca era direttore tecnico della Maserati. La fabbrica, con 45 assunzioni, venne allestita nell’edificio che oggi ospita la Maserati Corse. Peccato che i caratteri forti dei due business man abbia portato a uno scontro, facendo presto chiudere la produzione. A quel punto il nome dell’auto rimase ma cambiò il logo di appartenenza, che divenne Qvale. Finché il progetto della vettura non allettò la MG Rover e l’imprenditore statunitense vi si accordò per fornire loro i telai senza carrozzeria. La produzione rimase comunque bloccata ma in seguito ne derivò la MG SV, realizzata in serie limitata sempre sotto la direzione dello stesso ingegnere, acquisito dalla Casa britannica.
Car & Classic offre un’enorme scelta non solo di mezzi in vendita – auto, moto, veicoli commerciali – ma anche di ricambi e accessori. Sulla piattaforma, visitata ogni mese da 4 milioni di utenti, sono al momento presenti oltre 42mila veicoli in vendita tra annunci gratuiti e aste settimanali online. Per trovare rapidamente la lista completa di tutto quanto è disponibile in merito a un determinato modello è sufficiente digitarne il nome nell’apposito campo di ricerca nella home page. È inoltre possibile avviare ricerche in base alle marche cliccando sui loro loghi. Fondata nel Regno Unito nel 2005, Car & Classic è radicata in Europa, in Sudafrica e in Giappone. In Italia è sbarcata circa un anno e mezzo fa, è disponibile completamente in italiano e offre condizioni particolarmente
vantaggiose ai soci dell’ASI-Automotoclub Storico Italiano con il quale è in collaborazione anche attraverso la serie di eventi Circuito Tricolore, di cui è partner.