Il nome Senna è tornato a Donington Park come uno di una serie di momenti rilevanti della McLaren che commemorano l’eredità di Ayrton Senna, 30 anni dopo l’ultima gara del leggendario pilota di Formula 1 nel maggio 1994. Riflettendo sull’incredibile prestazione di Ayrton Senna al Gran Premio d’Europa del 1993 sul circuito di Leicestershire, nel Regno Unito, Bruno Senna, nipote di Ayrton, è sceso in pista in pista al volante di una hypercar McLaren Senna per rendere omaggio alla epica prestazione di suo zio.
Svoltasi l’11 aprile 1993, la gara di Donington Park rimarrà per sempre memorabile non solo perché teatro di una delle vittorie più belle di Ayrton Senna, ma anche per quello che è ampiamente considerato come uno dei giri più belli della storia della Formula 1. Alla guida della McLaren MP4/8, in condizioni di bagnato sempre maggiore è quando si è forgiata la sua reputazione di pilota speciale, Ayrton Senna è passato dalla quinta alla prima posizione nel primo giro. Recuperando da una partenza non brillante, grazie al suo eccezionale talento e l’istintiva abilità di guida tipica di Senna, il pilota brasiliano uscì dalle traiettorie convenzionali in alcuni punti per superare campioni del mondo esistenti e futuri con uno stile incredibile e sorpassi mozzafiato in diverse parti del circuito di 2,5 miglia. Questa impresa, una delle più imperiose di Senna, è diventata famosa come il “Lap of the Gods” (Giro degli Dei).
Questo iconico primo giro del circuito fu l’inizio di una prestazione dominante in gara che ha visto Senna vincere per più di 1 minuto e 23 secondi, doppiando tutti i piloti tranne il secondo classificato, registrando il più ampio margine di vittoria ottenuto nella sua carriera in Formula 1. La fama di questa gara tra i fan della Formula 1 e di Ayrton Senna si estende anche all’anticonvenzionale trofeo del vincitore, sollevato dal vittorioso e giubilante Senna sul podio. La gara di Donington Park è stata proprio il tipo di prestazione che ha consolidato l’eredità di Ayrton Senna come pilota dalle notevoli capacità in grado di superare i migliori concorrenti, attraverso l’impegno totale nell’estrarre sempre il massimo dal suo talento e dalla sua macchina: un’etica a cui McLaren continua ad ispirarsi dopo trent’anni. In onore della famosa esibizione, Bruno Senna è sceso in pista con l’hypercar McLaren che porta il nome Senna e trasmette questa completa dedizione alle prestazioni in pista: la McLaren Senna.
La McLaren Senna è la McLaren stradale più estrema mai costruita e la più orientata alla pista tra le auto McLaren Ultimate. Si distingue non solo per il suo incredibile livello di prestazioni, ma per la sua capacità di creare una connessione innata tra vettura e pilota, del tutto appropriata in un’auto ispirata allo stile di guida di Ayrton Senna.
Bruno Senna, nipote di Ayrton Senna ex pilota di Formula 1: “Ayrton, in quel primo giro a Donington Park nel 1993, era su un altro pianeta, in un’altra dimensione per tutti i piloti d’élite. È stato un risultato incredibile riuscire a guidare in condizioni così difficili e insidiose e contro vetture molto competitive. Per me è una di quelle gare che non puoi dimenticare, come in Portogallo 1985 e Brasile 1991. Donington è uno dei tracciati più divertenti e naturalmente il tempo può fare la sua parte, ma oggi è stato molto diverso dalla gara del 1993! Con un’auto ad alta deportanza e superleggera come la McLaren Senna si può davvero sentire l’incredibile flusso e il cambio di quota, e naturalmente la velocità! I nomi McLaren e Senna sono fortemente legati tra loro. Il fatto di lavorare insieme per portare alla luce la McLaren Senna, un’auto che sicuramente avrebbe reso Ayrton estremamente orgoglioso, è un grande risultato”.
Con un peso a secco minimo di 1.198 kg, reso possibile dal telaio e dai pannelli della carrozzeria Monocage III in fibra di carbonio, in combinazione con la potenza di 800 CV del suo motore V8 biturbo da 4,0 litri, la McLaren Senna ha un rapporto peso/potenza di un sorprendente 668 CV per tonnellata (659 bhp). Il pacchetto aerodinamico estremo dell’auto Ultimate della McLaren più orientata alla pista comprende elementi attivi anteriori e posteriori, in grado di generare fino a 800 kg di carico aerodinamico, mentre i freni derivati dal motorsport forniscono una potenza frenante senza precedenti: si ottiene la frenata da 200 km/h fino all’arresto in soli 100 metri. Pensando all’epico giro di Ayrton Senna, durante la creazione del filmato tributo Bruno ha rievocato le gesta dello zio, facendo percorrere alla McLaren Senna il circuito in 1m30.5s per stabilire un nuovo record sul giro non ufficiale per un’auto di serie stradale sulla stessa configurazione del GP di Donington Park in cui Ayrton vinse.
Michael Leiters, Chief Executive Officer, McLaren Automotive: “Ayrton era un maestro nelle esibizioni di performance incredibili create attraverso la pura dedizione verso il suo mestiere di pilota, sempre alla ricerca della perfezione. Questa tenace ricerca del meglio lo ha reso perfetto per la McLaren, dove questa etica persiste in tutto ciò che facciamo su strada e in pista. Creare un nuovo pezzo di storia che colleghi Senna a Donington, con suo nipote Bruno a bordo dell’auto intitolata e ispirata all’eredità di Ayrton, è un momento speciale”.
I fan McLaren e gli appassionati che desiderano saperne di più sulla McLaren Senna, disponibile anche nelle versioni GTR e GTR LM, possono trovare informazioni al seguente link