Da mercoledì 24 aprile a mercoledì 1° maggio 2024, i visitatori al MAUTO Museo Nazionale dell’Automobile sono stati circa 25.000. Il giorno di maggiore affluenza è stato sabato 27 aprile con 5.013 ingressi. Strepitoso successo per la mostra dedicata ad Ayrton Senna e inaugurata proprio il 24 aprile (in programma fino al 13 ottobre): lunghe file di appassionati hanno atteso con pazienza di visitare l’esposizione che racconta il campione brasiliano nella ricorrenza dei trent’anni dalla sua scomparsa.
Nella giornata del 1° maggio il collegamento in live streaming dall’Autodromo di Imola per le celebrazioni commemorative dalla curva del Tamburello, seguito dal talk con Carlo Cavicchi, curatore della mostra, e Benedetto Camerana, Presidente del MAUTO, moderati da Federica Masolin, giornalista Sky Sport, ha registrato oltre 4.000 presenze. Sold out anche le speciali visite guidate alla mostra di sabato 27 aprile, domenica 28 aprile e mercoledì 1° maggio. Lo scorso anno si registrarono 22.276 presenze dal 22 aprile al 1° maggio: dunque, rispetto a un periodo di due giorni più lungo che includeva il fine settimana di chiusura del grande successo espositivo di The Golden Age of Rally, si è registrato un aumento del 12%.
Benedetto Camerana, Presidente del Museo Nazionale dell’Automobile: “La straordinaria partecipazione dei nostri visitatori ci regala una grandissima soddisfazione. Questi numeri ripagano il nostro coraggio di aver scelto di affrontare la sfida di preparare una grande mostra monografica su una figura di fama mondiale e proprio per i 30 anni della sua scomparsa. Un risultato raggiunto attraverso la competenza e il ruolo da tutti riconosciuti al curatore Carlo Cavicchi, alla autorevolezza costruita nel tempo dal MAUTO, al lavoro meticoloso dello staff museale e dei collaboratori e grazie a una grande rete di persone e di appassionati con cui collaboriamo. Le lunghe file di appassionate e appassionati che hanno atteso pazientemente per poter visitare la mostra negli ultimi giorni sono la ricompensa migliore che ci potessimo augurare”.