Ayrton Senna e Alain Prost hanno portato in pista quello che è ancora oggi il duello più feroce della storia della Formula 1. La loro rivalità è stata addirittura una delle più cattive dell’intera storia dello sport. Non si sono mai presi a pugni su un ring ma si sono presi a “sportellate” con le loro auto rischiando la vita. Due campioni, ma soprattutto due uomini molto diversi per come interpretavano la vita e le corse. La complessità di Ayrton contro la furbizia di Alain. La velocità assoluta del brasiliano contro i calcoli perfetti del francese. C’è chi ha provato a metterli insieme in McLaren, ma alla fine ha dovuto arrendersi perché i due sono arrivati a non parlarsi più e a mancarsi di rispetto in pista. La loro rivalità però li ha portati a superare i propri limiti. A cercare di dare sempre il loro meglio in pista e fuori, quando c’era da diventare abili politici, cercando di manipolare chi gestiva la Formula 1 in quegli anni. Sono arrivati a odiarsi, ma alla fine quando Prost si è ritirato, Senna è andato a cercarlo perché senza quella rivalità si sentiva quasi vuoto. Tanto che l’ultima cosa che gli disse prima di morire in pista a Imola è stata: «Alain mi manchi».