Un terzo e un settimo posto per la Ferrari in Arabia Saudita, Detto così potrebbe sembrare nella norma, resterà speciale per il team principal Frederic Vasseur e per i tifosi, per il debutto all’ultimo minuto di Oliver Bearman, pilota 18enne che nel weekend avrebbe dovuto correre in Formula 2 e che si è ritrovato al volante della SF-24 per sostituire Carlos Sainz, operato di appendicite. Oliver ha mostrato subito di essere a suo agio fin dai primi giri nelle FP3, poi ha sfiorato il Q3 chiudendo 11° e in gara ha chiuso settimo, su un circuito impegnativo e che non perdona come quello della Jeddah Corniche. Pochi avrebbero scommesso su di lui, molti hanno detto che la Ferrari avrebbe dovuto chiamare altri, ma la scelta si è rivelata vincente, come dice lo stesso Vasseur, facendo il punto nel post-gara.
“Charles ha pagato il fatto di non avere pista libera nelle prime fasi di gara. Dopo la sosta purtroppo ha perso tempo con Lando Norris e così non è riuscito a rimanere abbastanza vicino a Sergio Perez per provare ad approfittare della penalità di cinque secondi inflitta al messicano. Nel complesso la sua gara è stata solida e quando ha avuto via libera si è visto che riusciva a tenere il ritmo delle Red Bull al punto di far segnare il giro più veloce della corsa nel finale. Dobbiamo mettere sotto pressione i nostri rivali se vogliamo provare a batterli e oggi non ci siamo riusciti. L’aspetto positivo di giornata è il progresso fatto relativamente al degrado gomme, che è stato minimo.
Per quanto riguarda Oliver non ci aspettavamo niente da lui viste le tempistiche con le quali lo abbiamo messo in macchina. E invece ha gestito questi due giorni in maniera straordinaria, quasi fosse un veterano. Non ha avuto problemi in partenza e al pit stop, fasi che per lui erano del tutto nuove; è sempre stato calmo e preciso nei feedback per radio e ha preso confidenza con la vettura progressivamente al punto che nella parte finale della corsa è riuscito a tenere a bada due assi come Lando Norris e Lewis Hamilton. È stato bello che Carlos ci abbia raggiunto in pista oggi, a poco più di 24 ore dall’operazione, e speriamo che sia in grado di gareggiare in Australia. Se non altro con quello che è successo questo weekend ora sappiamo che possiamo contare su un reserve driver pronto a entrare in azione qualora ce ne sia bisogno”.