Audi vince le sfide del motorsport grazie a tecnologie pionieristiche. Alla trazione integrale, mattatrice nei rally sin dall’introduzione negli Anni 80, e alle tecnologie Diesel e ibrida, portate per la prima volta alla vittoria della 24 Ore di Le Mans, la Casa dei quattro anelli affianca il successo della propulsione elettrica alla Dakar 2024. Un unicum nel panorama mondiale.
Carlos Sainz e Lucas Cruz si sono assicurati un grande vantaggio dopo essere stati in testa ininterrottamente dalla sesta tappa. Per i due spagnoli, già vincitori nel 2010, 2018 e 2020, si tratta del quarto successo. Una vittoria tutt’altro che scontata dato che Sébastien Loeb e Fabian Lurquin del Team BRX hanno lottato sino alle battute finali, quando la loro auto ha riportato dei danni. “È stata una prestazione di squadra straordinaria“, ha dichiarato Rolf Michl, Managing Director di Audi Sport GmbH e Responsabile delle attività sportive internazionali del Brand. “Tutti hanno apportato un contributo prezioso per rendere possibile questo storico risultato. Oggi abbiamo scritto un nuovo capitolo nel grande libro della storia Audi e della Dakar”.
Tappe giornaliere di oltre 400 chilometri, due frazioni marathon con assistenza limitata o assente, oltre 4.600 chilometri di prove speciali e 7.883 chilometri complessivi hanno caratterizzato la Dakar 2024. I concorrenti hanno affrontato condizioni severe, spaziando dalle piste rocciose alle imponenti dune dell’Empty Quarter, il più grande deserto di sabbia del mondo. Carlos Sainz, che a 61 anni vanta una carriera rallystica lunga quattro decenni, ha condotto la gara per ben otto giorni nel corso delle dodici tappe.
Gara d’attacco anche per gli altri equipaggi Audi. Gli svedesi Mattias Ekström/Emil Bergkvist hanno vinto il prologo e dopo sei tappe si sono issati sul secondo gradino del podio dietro Sainz/Cruz. Un problema all’assale posteriore nel corso della settima frazione ha spento i sogni di gloria. Stéphane Peterhansel, soprannominato “Mister Dakar” in quanto vincitore per ben 14 volte, occupava la sesta posizione assoluta quando un inconveniente al sistema idraulico ha fatto retrocedere lui e il connazionale Edouard Boulanger al 22esimo posto. A Peterhansel resta la soddisfazione di aver conquistato la 50esima vittoria di tappa a bordo di un’auto e l’83esima in carriera. Sfumato il podio, entrambi gli equipaggi si sono messi a disposizione della squadra.
Carlos Sainz (#204), 1st place: “I am very happy for Audi, the many fans of the brand and my fellow countrymen. This victory means a lot to me. It’s my fourth victory with the fourth different brand. The team has developed a very special concept with which we are the first in the Dakar Rally. Only Audi was brave enough to take this risk. I’m happy that we’ve made history with it. And in one of the toughest editions of this rally that I have experienced. My family is here, as is the whole Audi family. Thanks to the brand, to Rolf Michl and Sven Quandt, who believed in us and made this possible. And thanks to Mattias, Emil, Stéphane and Edouard, who helped us so much. This is a great victory.”
Lucas Cruz (#204), 1st place: “That’s a good feeling. I am very happy for the team. This enthusiastic team has built a very complex car for us. And with this concept we have now won the Dakar. I am very grateful to everyone. The stress and tension were particularly high during this rally. Day after day we tackled extremely tough stages and our car ran flawlessly.”
Seguimos soñando!
X4 @dakar 🏆💪🏻We keep dreaming!
X4 @dakar 🏆💪🏻@LucasCruz74 @redbullmotors pic.twitter.com/RuJaYV1qzn— Carlos Sainz (@CSainz_oficial) January 19, 2024
Praise for father @CSainz_oficial from son @Carlossainz55 on his #Dakar2024 VICTORY 🏆 pic.twitter.com/6gJG7AnZUJ
— DAKAR RALLY (@dakar) January 19, 2024
Da oltre 40 anni, Audi sviluppa soluzioni avanguardistiche nelle competizioni per destinarle alla produzione di serie. Un approccio condiviso dalla trazione quattro, icona tecnologica del Brand divenuta famosa in tutto il mondo grazie ai successi nel Mondiale Rally negli Anni ’80, dal motore TFSI, al debutto in pista nel 2001 a Le Mans e oggi adottato da pressoché tutte le gamme dei quattro anelli, e ancora dalla tecnologia TDI, best seller del Brand diventata sempre più efficiente e performante grazie all’impegno nell’endurance. Una strategia estesa alla costruzione con materiali leggeri, ai gruppi ottici a LED, ai proiettori con tecnologia laser e a molteplici innovazioni che hanno dovuto dimostrare di essere all’altezza in gara prima di approdare alla strada. Ora la Casa dei quattro anelli conferma il successo di questa vision, parte integrante del DNA del Brand, portando la tecnologia e-tron alla vittoria della Dakar 2024, il rally raid più difficile al mondo, e favorendo il travaso di soluzioni hi-tech a vantaggio della gamma full electric.
L’elettrico Audi vince sulle tecnologie tradizionali
Audi fa la storia: per la prima volta, un prototipo a propulsione elettrica vince la Dakar. Gli spagnoli Carlos Sainz/Lucas Cruz hanno conquistato l’edizione 2024, dopo 7.900 chilometri di sabbia, dune, pietre, guadi e passaggi tanto di stampo trialistico quanto ad alta velocità, con un vantaggio di 1 ora e 20 minuti sui secondi classificati.
“Congratulazioni al Team Audi Sport”, ha dichiarato Gernot Döllner, CEO di Audi AG. “Ancora una volta, l’avanguardia Audi costituisce una pietra miliare del motorsport. Conquistare il rally raid più duro al mondo con una vettura a propulsione elettrica è la concretizzazione del claim ‘Vorsprung durch Technik’ (All’avanguardia della tecnica) e consolida la strada verso il nostro futuro elettrico”.
La Casa dei quattro anelli è pioniere della rivoluzione energetica nei rally raid. Il range extender del prototipo elettrico Audi RS Q e-tron è infatti alimentato mediante un carburante rinnovabile in grado di ridurre del 60% le emissioni di CO2 rispetto al combustibile da competizione tradizionale. La ricerca sui carburanti alternativi costituisce un fil rouge con la futura sfida sportiva Audi: la Formula 1.
“In solo tre anni, il nostro avanguardistico concept ha superato una delle prove più estreme nel panorama del motorsport. Desidero ringraziare l’intero team”, ha dichiarato Oliver Hoffmann, Membro del Board per lo sviluppo tecnico di AUDI AG. Alla Dakar, Audi si è battuta con Toyota e Ford oltre che con gli esperti avversari di Prodrive, tutti al via con veicoli termici tradizionali. Ora Audi guarda già al futuro. Dal 2026, la Casa dei quattro anelli parteciperà al Campionato mondiale di Formula 1 con una power unit appositamente sviluppata, caratterizzata da un elevato livello di elettrificazione e dall’alimentazione mediante carburanti sostenibili.