L’ex-boss Mercedes Norbert Haug ci tiene a chiarire a tutti un fatto storico sulla F1. Nel 2010 il grande Michael Schumacher decisedi tornare sulla griglia dopo il ritiro, accettando un contratto triennale con il nuovo team Mercedes. La storia dice che, all’età di 41 anni, il sette volte campione non era più veloce o concentrato come era stato nella prima parte della sua prima parte di carriera di grande successo. Haug respinge con forza questa ipotesi. “Nel suo ultimo anno, quando molti dicevano che non era più competitivo, fece la pole a Monaco, la madre di tutte le piste. Chiunque sia riuscito a fare la pole con quella macchina non aveva chiaramente perso nulla della sua abilità“, ha detto il 71enne all’emittente ntv. “Ho sentito molti che a quei tempi dicevano che Michael non era più lo stesso, ma lo era, ve l’assicuro. All’inizio non conosceva i pneumatici, in passato aveva usato solo quelli scanalati e di un brand diverso e inoltre doveva usare le slick“.
Schumacher, che allora aveva quasi 44 anni, si ritirò di nuovo a fine 2012 e quasi esattamente un anno dopo ebbe l’incidente sugli sci e da allora sulle sue condizioni c’è il riserbo assoluto. “Rispetto il desiderio che la salute di Michael sia una questione privata“, prosegue Haug. “Ed è sempre stato così – se potessi fare qualcosa per dare un aiuto, allora mi precipiterei al volo, una chiamata, un messaggio e arrivo“. Al mondo della F1 e allo sport globale manca l’adesso 54enne Schumacher e molti si chiedono se la carriera del figlio Mick avrebbe avuto più successo con Michael al suo fianco: “Michael sarebbe stato un manager di valore“, dice Haug. “Era così preciso ma anche così divertente fuori dalla pista“.