Oscar Piastri ha vinto la Sprint del Qatar, interrompendo così una striscia di tre successi su tre della Red Bull nella gara “corta” del sabato. Max Verstappen, secondo sotto la bandiera a scacchi, ha acquisito l’aritmetica certezza del suo terzo titolo iridato, ottenuto quando ancora restano sei Gran Premi da disputare. Verstappen raggiunge così piloti come Jack Brabham, Niki Lauda, Nelson Piquet, Ayrton Senna e Jackie Stewart nella classifica assoluta.
Un sabato anomalo, iniziato con una sessione straordinaria di prove libere della durata di dieci minuti, introdotta dalla FIA per consentire ai piloti di familiarizzare con il nuovo layout del tracciato, modificato alle curve 12 e 13. La Sprint Shootout ha visto i piloti utilizzare, come da regolamento, un set di Medium in ciascuna delle prime due sessioni mentre i dieci qualificati alla Q3 hanno usato un set di Soft: otto hanno sfruttato un treno di C3 nuovo, due (Ocon e Alonso), uno usato ieri. Per i 19 giri previsti nella Sprint Race, la scelta dei pneumatici è stata abbastanza equilibrata, con dodici piloti che hanno optato per la Medium e otto che hanno preferito la Soft. La gara è stata caratterizzata da tre safety-car, causate da incidenti e uscite di pista con le vetture rimaste bloccate nella ghiaia delle vie di fuga. In occasione di una delle neutralizzazioni, tre piloti – Zhou, Stroll e Magnussen – hanno effettuato un pit-stop: il cinese e il danese per passare dalla Medium alla Soft, il canadese per montare un secondo set di C3.
Mario Isola, direttore motorsport Pirelli: “Prima di tutto, vogliamo fare i complimenti a Max Verstappen per il suo terzo titolo mondiale, che arriva in una stagione dominata in lungo e in largo. Per Pirelli è stata una giornata particolarmente intensa. Come ormai noto, nelle consuete analisi iniziate venerdì sera dopo le prove libere, è stata individuata su alcuni pneumatici che avevano percorso venti o più giri una microlacerazione nel fianco tra la mescola di gommatura e le cordicelle della carcassa, assai verosimilmente determinata dall’impatto generato dal ripetuto passaggio sui cordoli di alcune curve, in particolare la 12 e la 13. Abbiamo immediatamente informato la FIA che ha provveduto a mettere in atto una serie di azioni, rivedendo i limiti della pista in quelle curve e creando una sessione supplementare di prove libere prima della Sprint Shootout per consentire ai piloti di verificare le nuove traiettorie in quella parte del tracciato. Adesso sono in corso, come peraltro accade in ogni fine settimana, le analisi dei set restituiti dalle squadre al termine della giornata: una volta ultimato questo processo, informeremo la FIA dei risultati ed eventualmente saranno stabilite ulteriori misure da applicare in occasione del Gran Premio.
Dal punto di vista del comportamento delle gomme in pista, chiaramente si è visto come la Medium fosse la più adatta per uno stint lungo come quello della Sprint Race. La Soft ha offerto un ottimo spunto al via e in occasione delle tre ripartenze ma sulla distanza ha sofferto per il graining e per un degrado termico accentuato: del resto, su un asfalto reso particolarmente scivoloso dalla sabbia portata in pista dal vento erano condizioni prevedibili. Guardando alla gara, non è opportuno fare previsioni sulle strategie proprio perché prima è necessario aspettare l’esito delle analisi in corso e gli eventuali impatti regolamentari sullo svolgimento della corsa”.