La Sprint race del GP del Belgio sarà ricordata per la lunga attesa per la pioggia copiosa, per i giri dietro la safety e la rolling start, per la vittoria di Max Verstappen, che ha avuto la meglio su un grande Oscar Piastri, secondo, davanti all’Alpine di Pierre Gasly. Una gara assurda, diciamolo, 100 km di niente e solo poche briciole, di sicurezza davvero inesistente in pitlane (tanti giri dietro la SC e poi i rischi a piloti e meccanici si fanno correre ai box!). E con la penalità secondo noi eccessiva data a Lewis Hamilton, da 4° a 7°, per il contatto con la Red Bull di Sergio Perez, poi ritirato ma che in pista sembrava dormire.
La partenza è stata ritardata di mezz’ora per i continui scrosci di pioggia e tutti hanno preso il via con le full wet. Quando finalmente la vettura è rientrata metà piloti – Piastri, Sainz, Gasly, Hamilton, Perez, Ricciardo, Albon, Stroll, Bottas e Hulkenberg – sono rientrati subito per montare le intermedie, gli altri (tra cui Verstappen) sono rimasti fuori per affrontare gli 11 giri della gara.
Al termine del primo giro vero. anche l’olandese e il resto dei colleghi sulle wet sono rientrati per il cambio gomme e la velocità di Piastri sulle intermedie gli ha permesso di restare davanti quando Verstappen è rientrato in pista. Gasly nel frattempo si è ritrovato terzo, seguito da Perez, Hamilton, Sainz, Leclerc e Norris., Verstappen ha guadagnato velocemente terreno, sfruttando la velocità in rettilineo della Red Bull.
Poi nel giro 4 la SC è tornata in azione, quando Fernando Alonso ha perso il controllo della sua Aston Martin a Pouhon finendo nella ghiaia, proprio quando Max stava iniziando la manovra di avvicinamento su Piastri, che ha vissuto anche l’emozione della ripartenza per la prima volta in carriera, passato però subito dopo dalla Red Bull, nel giro 5 al Kemmel.
In questa gara super concentrata, è poi arrivato il contatto tra Hamilton e Perez alla Blanchimont mentre lottavano per la quarta posizione, presa dall’inglese all’esterno della La Source. Coi danni alla fiancata, il messicano ha perso ritmo ed è stato passato da Sainz e Leclerc, poi è finito nella ghiaia a Stavelot ed è stato costretto al ritiro, promuovendo Norris al 7° posto e Ricciardo all’8°. Verstappen ha chiuso vincendo la sua terza Sprint Race con oltre 6 secondi di vantaggio, portando a casa altri 8 punti.
Per Piastri ennesima conferma della forza sua (ci ha visto bene il suo manager Mark Webber a puntare su di lui) e della McLaren e una boccata d’ossigeno per l’Alpine, dopo i licenziamenti annunciati ieri e il team da ricostruire. Rammarico per Hamilton, chiaramente per i 5s di penalità, e anche per la Ferrari, per gli errori ammessi dagli stessi uomini in Rosso. Adesso si pensa alla gara vera di domani, in cui Leclerc partirà in pole. Tutti a casa ad asciugarsi, soprattutto l’incredibile pubblico di Spa, annegato in tribuna per vedere 20 piloti girare per 11 giri… e viene sempre più da chiedersi a chi giovi il format Sprint, se non agli sponsor. Non certo agli spettatori, come si evince seguendo i commenti sui social durante questi weekend.
Barbara Premoli