La Red Bull ha dominato la scena del sabato di Spielberg, con la doppietta nella Sprint Shootout e anche nella Sprint Race, sempre con Max Verstappen davanti a Sergio Perez. A completare il podio della gara di 24 giri è stato Carlos Sainz (Ferrari), al primo podio della stagione, mentre nella sessione di qualifica il terzo pilota più veloce era stato Lando Norris (McLaren).
La Sprint Shootout ha visto Max Verstappen confermare il suo primato sul giro secco con un miglior tempo di 1.04.440, leggermente superiore (49 millesimi) a quello che ieri gli era valso la pole del GP. A Verstappen è stato consegnato il Pirelli Sprint Shootout Award: una variante dell’iconico Pirelli podium cap personalizzata dall’artista Saiff Vasarhelyi con i colori della bandiera austriaca. La Sprint Shootout è stata dichiarata sessione bagnata dalla FIA prima dell’inizio di Q1 anche se l’asfalto era praticamente asciutto. I piloti hanno così avuto completa libertà di scelta di mescole e set di pneumatici rimasti a disposizione dopo la restituzione di un set successiva alle FP1. Tre piloti hanno iniziato la sessione con le Intermedie ma sono immediatamente tornati ai rispettivi box per usare gomme slick. Sette piloti hanno usato almeno un set di Medium nuovo (Hulkenberg due), chi in Q1 (Verstappen, Bottas, Russell, Magnussen), chi in Q3 (Sainz, Stroll, Hulkenberg). In Q3 solamente in quattro (Verstappen, Leclerc, Norris e Ocon) hanno avuto la chance di fare il tempo con un treno di Soft nuove.
Pista bagnata anche nella Sprint Race e al via del giro di formazione soltanto Valtteri Bottas (Alfa Romeo) ha scelto le Medium, salvo pentirsene e rientrare subito per imitare i suoi colleghi montando un set di Intermedie. Dal punto di vista dell’utilizzo delle gomme, sono stati 24 giri molto interessanti perché è stato possibile vedere diverse strategie scelte dalle squadre. I piloti nelle prime posizioni hanno preferito rimanere sulle intermedie fino alla fine, forti del vantaggio accumulato nelle prime fasi. Quando ha iniziato a formarsi una traiettoria sempre più asciutta, chi era fuori dalla zona punti ha provato la scommessa delle slick. Il più coraggioso è stato George Russell (Mercedes), fermatosi alla fine del giro 15 per montare le Soft, una mossa che gli ha permesso di agguantare alla fine l’ultima posizione utile – l’ottava – per portare a casa un punto iridato.
Un altro protagonista della giornata è stato Nico Hulkenberg (Haas). Partito dalla quarta posizione sulla griglia, il tedesco è stato a lungo secondo per poi scivolare progressivamente nelle retrovie. Al giro 17 è stato richiamato ai box quando era ormai sesto ma con un passo sempre meno competitivo e ha montato un set di Medium: da lì è riuscito a risalire fino al sesto posto, facendo segnare anche il giro più veloce della Sprint Race.
Mario Isola, direttore motorsport: “È stata una giornata molto interessante, dove le condizioni meteorologiche hanno creato in pista quel mix di situazioni diverse e di opzioni disponibili che possono rendere incerta e spettacolare la F1. Lo si è visto già nella Sprint Shootout ma ancor di più nella Sprint Race, dove tante posizioni sono cambiate proprio nelle ultime battute. Ad esempio, il fatto che fra le due Aston Martin, che hanno fatto tutti i 24 giri con le Intermedie, e Hulkenberg – che, dopo la prima parte con le Intermedie, ha fatto gli ultimi sette giri con le Medium – ci sia stato soltanto un secondo di differenza dimostra come entrambe le opzioni fossero comunque valide. In sintesi, penso che possiamo dire che il format Sprint stia davvero portando ancora più spettacolo in Formula 1. Dal punto di vista delle gomme, questo sabato ci consentirà di approfondire ancor di più l’analisi di un aspetto molto importante come la fase di transizione dalle gomme da bagnato a quelle da asciutto: oggi pomeriggio il cosiddetto tempo di cross-over è stato al 112% del tempo di riferimento. Undici piloti hanno optato per questa strategia, per di più scegliendo mescole diverse (cinque le Medium, sei le Soft): tanti i dati raccolti che saranno molto utili per noi ma anche per le squadre.
“Dopo un sabato che, com’era nelle previsioni, ha visto la pioggia protagonista, domani ci attende una giornata teoricamente con pista asciutta e temperature decisamente più elevate rispetto a quelle di oggi, anche se inferiori a quelle di FP1. Con una sola sessione di prove libere a disposizione, non ci sono tanti dati disponibili per analizzare in maniera estensiva il comportamento delle gomme sulla lunga distanza ma pensiamo che la Soft non sia una gomma che verrà utilizzata, restringendo così la scelta fra le Medium e le Hard. Sulla carta, la strategia più veloce sembra essere quella su due soste, con partenza sulle Medium e poi passaggio alle Hard e conclusione di nuovo con le Medium o, per chi avrà due set di C3 disponibili, ancora uno stint con la mescola più dura. Anche la sosta unica (Medium-Hard) potrebbe essere competitiva ma, visto anche l’andamento della gara dello scorso anno, meno attraente rispetto al doppio pit-stop. Infine, vorrei esprimere il cordoglio di Pirelli per la scomparsa di Dilano Van’t Hoff, morto oggi pomeriggio a Spa-Francorchamps durante una gara del Formula Regional European Championship: una tragedia che ci ricorda ancora una volta come le corse a volte possano essere crudeli e quanto la sicurezza sia l’imperativo di tutti coloro che giocano un ruolo nel motorsport”.