Max Verstappen (Red Bull) ha conquistato la pole position del GP d’Austria con il tempo di 1.04.391 al termine di una sessione di qualifica molto emozionante. Per il pilota olandese questa è la ventiseiesima pole della carriera, la quinta sul tracciato di Spielberg. Domenica pomeriggio si schiererà accanto a lui sulla griglia di partenza Charles Leclerc (Ferrari), secondo ad appena 48 millesimi di distacco, mentre l’altro ferrarista, Carlos Sainz (1.04.581), sarà in seconda fila insieme a Lando Norris (McLaren), quarto in 1.04.658.
L’unica sessione di prove libere del fine settimana è stata caratterizzata da un’intensissima attività in pista, visto che questi sessanta minuti sono stati gli unici in cui squadre e piloti hanno potuto sperimentare diverse soluzioni di assetto e configurazioni delle monoposto nonché saggiare il comportamento dei pneumatici con diversi carichi di benzina. In totale, i giri percorsi sono stati 604, pari a 2.608,072 chilometri. La squadra con più giri all’attivo è stata l’AlphaTauri (70), i piloti più stacanovisti Oscar Piastri e Nyck De Vries, entrambi con 36 giri all’attivo. Tutte e tre le mescole portate a Spielberg dalla Pirelli sono state utilizzate in FP1, con sedici dei venti piloti che hanno montato almeno due diversi tipi di pneumatici. Di quelli che hanno usato soltanto una mescola, tre – Norris, Ocon e Alonso – hanno scelto la Medium mentre Sargeant ha preferito la Soft. Tre squadre hanno impiegato un set di Hard con entrambi i piloti: Red Bull, Ferrari e Mercedes. Una sola squadra, la Red Bull, non ha mai montato le Soft su nessuna delle vetture.
Le qualifiche che hanno determinato la griglia di partenza del Gran Premio d’Austria si sono svolte in condizioni climatiche differenti rispetto alle prove libere. Il cielo si è progressivamente coperto e, di conseguenza, sono scese le temperature. Per quanto riguarda l’aria si è passati da 32 °C a 27 °C mentre molto più rilevante il calo della temperatura dell’asfalto, passata da 52 °C a 36 °C. Q1 è stata caratterizzata da un grande equilibrio, con tutti e venti i piloti racchiusi in meno di un secondo. Si è registrata una breve interruzione nei primi minuti a causa di un testacoda di Bottas, che è comunque riuscito a rientrare autonomamente ai box e a strappare la qualificazione al turno successivo. Tutti i piloti hanno usato gomme Soft, con un mix fra set nuovi e usati in FP1. Anche in Q2 si sono registrati tempi molto ravvicinati, con 436 millesimi di secondo a separare il miglior tempo di Verstappen dal decimo di Albon.
Tutti i piloti hanno utilizzato almeno due set di gomme Soft nuovi, forzati in questa scelta non soltanto dall’equilibrio delle forze in campo ma anche dall’altissimo numero di tempi cancellati a causa della violazione dei limiti della pista (in totale 47 alla fine di Q3). In Q3 quattro piloti hanno usato due set di Soft nuovi (Verstappen Leclerc, Sainz e Hamilton), tutti gli altri un set nuovo e uno usato. Dei primi dieci di oggi pomeriggio, soltanto Verstappen e Leclerc potranno disporre di un set di Soft nuovo da utilizzare nel caso dovessero raggiungere la Q3 nella Sprint Shootout di sabato. Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato a Max Verstappen da Mario Isola, Direttore Motorsport di Pirelli.
Mario Isola, direttore motorsport: “Il secondo weekend della stagione con la Sprint Race è iniziato con una giornata molto intensa e con un grande equilibrio, basti pensare ai risultati di Q1 con venti piloti classificati in meno di nove decimi di secondo. Dal punto di vista del comportamento dei pneumatici non abbiamo avuto sorprese particolari, con i tempi della pole abbastanza vicini alle previsioni e i gap tra le mescole in linea con le simulazioni: mezzo secondo fra la Hard e la Medium, quattro decimi fra la Medium e la Soft. La pista è risultata essere piuttosto gommata già dalle prove delle serie di supporto – F2 ed F3 – che hanno preceduto l’unica sessione di prove libere della F1, svoltasi con temperature piuttosto elevate. In questi sessanta minuti abbiamo visto tanta azione in pista, con diversi long run interessanti sulle Hard, una mescola che ha dimostrato una buona resa. Ben diverse le temperature del pomeriggio, con un calo importante di quella dell’asfalto, passata da 52 a 38 °C, che ha determinato un andamento non lineare dell’evoluzione della pista. In tema di condizioni meteorologiche, va tenuto presente che domani c’è una buona possibilità di avere la pioggia come protagonista soprattutto per la Sprint Shootout, anche se in maniera meno marcata rispetto a quanto ci si poteva attendere alla vigilia”.