In un circuito anomalo come quello di Montreal, semi-cittadino caratterizzato da lunghi rettilinei e frenate importanti, abbiamo vissuto un GP del Canada intenso con 14 piloti a pieni digi e solo quattro che hanno pagato un giro di distacco. Si sono decise in volata le posizioni dalla settima alla decima. Per la prima volta della stagione, i primi cinque piloti sono racchiusi in poco più di 21”. Poteva esserci anche Sergio Perez, che ha deciso di effettuare il pit stop per aggiudicarsi il giro più veloce (e il punto).
Se il primo posto non è certamente una sorpresa, con Max Verstappen che eguaglia Ayrton Senna nel numero di vittorie (mettendo a segno il 41° successo e “regalando” al team la 100° vittoria), la nota positiva del nono appuntamento del Mondiale è il risveglio della Ferrari che mette a segno la sua migliore gara con Leclerc e Sainz rispettivamente in 4° e 5° posizione. Al di là del piazzamento, si sono resi protagonisti di uno stint importante soprattutto con le “medie” passando poi alle hard portando a termine le settanta tornate con solamente una sosta. A far sorridere ci sono anche gli ottimi tempi registrati (i primi cinque praticamente giravano quasi in fotocopia), così come i 18” di distacco pagati da Charles nei confronti di Verstappen. Peccato per gli errori in qualifica che hanno costretto i due piloti a partire a metà schieramento. Recuperare in queste condizioni di alta competitività non è facile.
Molto bella la lotta tra Lewis Hamilton e Fernando Alonso, che per tutto il gran premio sono stati distanziati da una manciata di secondi. Bello il sorpasso di Nando ai danni dell’inglese. Una Mercedes che, da Montecarlo, continua a migliorare e crescere.
Montreal non è stata la migliore gara da parte della Red Bull, ma nonostante questo hanno vinto. Questo la dice lunga sulla qualità dell’olandese, che ha decisamente una marcia in più rispetto a Perez. Senza Verstappen, probabilmente, non avrebbero vinto le ultime tre o quattro gare. Sta certamente facendo la differenza e col team crea un binomio invincibile. La competitività e il compattamento delle prestazioni viste a Montreal sarà interessante verificarli in circuiti permanenti, come Red Bull Ring, Silverstone, Hungaroring e Spa-Francorchamps che chiuderanno questa prima parte di stagione.
Gian Carlo Minardi