Quattro ex-piloti di F1 concordano sul fatto che Max Verstappen sia il pilota più veloce della sua generazione e forse uno dei più grandi di sempre. “Ovviamente sì“, ha detto Emanuele Pirro a La Gazzetta dello Sport quando gli è stato chiesto se l’olandese sia a livello di Senna, Schumacher e Hamilton. “E’ a livello di Senna e Schumacher quando erano allo stesso punto della carriera. Anche grazie al team, eccellente non solo perché ha la macchina migliore ma per le condizioni in cui l’hanno messo. La Red Bull è molto brava nello sviluppo dei talenti e nel farli crescere“.
Secondo l’ex-pilota Ferrari René Arnoux, Verstappen può essere un pilota stile Senna in macchina, ma non fuori: “L’Ayrton che conoscevo era molto riservato, gentile, Max è più duro. La reazione che ha avuto a Baku con Russell è stata inaccettabile. A parte questo è molto bravo, non commette errori e con una macchina così veloce e stabile, con la giusta trazione, un DRS perfetto, è in una situazione ideale. Non vedo nessuno che possa avvicinarsi a lui”. Giancarlo Fisichella è della stessa idea: “Temo che Max dominerà a lungo se la partnership con la Red Bull resta così forte. All’inizio faceva molto incidenti per via dell’inesperienza, ma adesso è quasi sempre perfetto. Ha raggiunto una costanza incredibile in termini di prestazioni, eliminando tutti i punti deboli. E’ veloce sul bagnato, sull’asciutto, in qualifica, in gara, un pilota completo. Se parliamo di abilità, considerando quello che ha fatto e sta facendo alla sua età, è persino davanti ai grandi del passato che l’hanno preceduto. Un pilota come Verstappen nasce una volta ogni 20 anni“.
Felipe Massa pensa che Verstappen abbia le condizioni ideali all’interno della Red Bull ma ammette che “è il miglior pilota con la macchina più veloce. Ha molta voce in capitolo nel team, tutti lo seguono e sono dalla sua parte. E’ persino difficile pensare che i limiti nell’uso della galleria del vento possano influire sulle loro prestazioni quest’anno. Ma Verstappen ha un’altra caratteristica vincente: è concentrato solo sulle gare, senza altre distrazioni. Se potesse, starebbe al simulatore o in pista 24 ore al giorno“.