La prima sessione di prove libere del GP d’Australia è stata interrotta un paio di volte, finendo anche prima del termine dei 60 minuti, complicando così il lavoro delle squadre. Il più veloce è stato Max Verstappen con il tempo di 1m18.790s, seguito a 0.433s da Lewis Hamilton (Mercedes) e a 0.503s dal compagno di squadra Sergio Perez: mentre i primi due hanno registrato il miglior giro in P Zero Red soft, il pilota messicano ha montato le Medium. In condizioni meteo simili, nella FP1 i tempi sono migliorati di circa un secondo rispetto alla stessa sessione dello scorso anno: peraltro, nel 2022, la scelta di gomme più morbide era stata la C5, con un salto di mescola tra Medium e Soft. La C5 non era stata poi inclusa nelle strategie di gara dalle scuderie, che avevano preferito i due compound più duri. Quest’anno si è quindi scelto un tris di mescole consecutive proprio allo scopo di offrire ai team più opzioni.
Il campione del mondo in carica Max Verstappen è stato il più veloce sulle Soft nella FP1 mentre Fernando Alonso ha firmato il giro migliore sulle Medium nella FP2. La vettura più performante sulle P Zero White hard è stata invece la Mercedes di George Russell nell’ultima sessione del pomeriggio con un tempo di 1m19.672s. Sotto la pioggia, il pilota di casa Oscar Piastri è stato il più veloce con le Intermedie (1m28.110s). Le seconde prove libere di Melbourne si sono concluse sui Cinturato Green Intermediate. La FP2 è stata infatti interessata da una leggera pioggia, iniziata circa 15 minuti dopo l’avvio della sessione. I migliori tempi sono quindi stati registrati su P Zero Yellow medium poco dopo le 16. Il più veloce è stato Fernando Alonso (Aston Martin) in 1m18.887s, seguito da Charles Leclerc (Ferrari) in 1m19.332s e Max Verstappen (Red Bull) in 1m19.502s. Temperature in discesa nel corso del pomeriggio, influenzate anche dall’arrivo del cattivo tempo. La prima sessione, con un cielo parzialmente coperto, ha avuto una temperatura ambientale tra i 18 e i 22 gradi e dell’asfalto tra i 27 e i 36 gradi °C. Nella seconda, con un vento arrivato a soffiare fino a 25 km/h, la temperatura esterna è scesa tra i 16 e i 17 gradi e la pista ha toccato i 21,8 °C come valore più basso.
Mario Isola, Direttore Motorsport: “È stata una giornata all’insegna della variabilità. Come tradizione, sul tracciato dell’Albert Park le condizioni dell’asfalto mutano molto velocemente, soprattutto nelle prime sessioni, e questo venerdì non ha fatto eccezione. Nel pomeriggio poi è arrivata la pioggia, iniziata a cadere poco dopo l’inizio della seconda ora di prove libere, a complicare ancor di più il quadro della situazione, soprattutto alla luce del fatto che non sono stati effettuati run adeguati per verificare il comportamento dei pneumatici sulla lunga distanza.
Conseguentemente, assume ancora più importanza il lavoro di preparazione svolto prima di arrivare a Melbourne, in particolar modo per quanto riguarda le strategie. Per quello che abbiamo potuto vedere, le tre mescole scelte per questo Gran Premio si comportano in linea con le previsioni, anche in termini di differenza di prestazione fra loro. Pertanto, tutte e tre possono essere considerate valide opzioni per la gara, offrendo così un maggior ventaglio di possibilità in termini di scelte strategiche. Durante FP1, in condizioni di asfalto ancora sporco e con temperature relativamente basse, abbiamo visto come ci sia stato un po’ di graining sulle Medium e sulle Soft mentre nella seconda sessione è stato possibile avere almeno un assaggio del comportamento delle Intermedie. Prima delle qualifiche resta ancora una sessione di prove libere che offre la possibilità di recuperare almeno in parte il lavoro sulla lunga distanza non effettuato oggi, visto che le condizioni meteo dovrebbero migliorare. Un motivo di interesse in più per seguire con attenzione il prosieguo di questo GP d’Australia”.