Il carburante Coryton di seconda generazione è stato creato utilizzando il 100% di rifiuti agricoli, quali paglia, sottoprodotti e scarti di colture che non sarebbero stati utilizzati per il consumo, mostrando il ruolo che i carburanti sostenibili possono svolgere nella decarbonizzazione sia delle auto stradali che degli sport motoristici. Il viaggio evidenzia anche come i carburanti sostenibili potrebbero integrare l’approccio multi-solution di Mazda per raggiungere la neutralità climatica. Mazda è impegnata nel ridurre le emissioni di CO2 di ogni auto e ritiene che tutte le opzioni disponibili debbano essere utilizzate per raggiungere la neutralità carbonica. Attraverso l’architettura scalabile multi-solution SKYACTIV di Mazda, la progressiva elettrificazione andrà di pari passo con lo sviluppo della tecnologia avanzata dei motori a combustione interna, come il pluripremiato motore a benzina e-Skyactiv X con accensione per compressione controllata da candela (SPCCI – Spark Controlled Compression Ignition) di cui sono dotate la Mazda3 e la Mazda CX-30.
Che si tratti di queste vetture con motore SPCCI abbinato con il sistema ibrido leggero Mazda M Hybrid, della Mazda MX-30 completamente elettrica o della CX-60 PHEV Plug-in Hybrid e diesel a sei cilindri, nell’attuale gamma Mazda è evidente questo approccio multi-solution. Analogamente, l’imminente architettura scalabile Skyactiv EV di Mazda consentirà di realizzare sulla stessa linea di produzione veicoli elettrici di varie dimensioni e tipi di carrozzeria. Inoltre, l’arrivo il prossimo anno nella gamma della CX-60 del nuovo motore benzina a sei cilindri in linea metterà ulteriormente in risalto l’esclusiva ed efficiente tecnologia di combustione di Mazda.
Oltre all’approccio multi-solution, Mazda sta investendo in diversi progetti e partnership per promuovere lo sviluppo e l’uso sulle auto di carburanti rinnovabili. In Giappone, Mazda è coinvolta in diversi progetti di ricerca e studi congiunti come parte di una collaborazione in corso tra industria, università e governo per promuovere l’adozione diffusa di biocarburanti ricavati dallo sviluppo di microalghe. In Europa, Mazda è stato il primo costruttore ad aderire alla eFuel Alliance. Come dimostrato dal percorso di 1000 miglia attraverso il Regno Unito e dai giri in circuito, i carburanti sostenibili privi di combustibili fossili possono anche essere una soluzione per decarbonizzare i molti milioni di auto con motore a combustione che rimarranno sulle nostre strade per i decenni a venire. La Mazda MX-5 ha viaggiato dalla sede della Coryton nell’Essex, passando per quella di Motorsport UK a Bicester, sino a completare il tour dei quattro circuiti del Regno Unito. Le prestazioni, i consumi e il carattere del motore della MX-5 di serie sono rimasti invariati con il carburante SUSTAIN 100% stradale fornito dalla Coryton, infatti, escludendo i giri in circuito, il consumo medio della MX-5 è stato di 19,39 km/l.
Sebbene sia chiaro il potenziale di un’adozione diffusa del carburante sostenibile per le auto stradali, il suo utilizzo nel motorsport e il ruolo che può svolgere nella futura sostenibilità del motorsport, dal livello internazionale a quello locale, è già in corso. Un altro esempio della promozione di biocarburanti avanzati di seconda generazione attraverso il motorsport per conto di Mazda, è la Mazda2 che gareggia nella Super Taikyu Endurance Series in Giappone. Entrata nella classe ST-Q, riservata esclusivamente alle auto sperimentali o che utilizzano carburanti alternativi, la Mazda2 è alimentata da un biodiesel al 100% prodotto con olio da cucina usato e grassi di microalghe. In collaborazione con la società giapponese Euglena, il cui obiettivo è produrre biodiesel da mettere in commercio entro il 2025, utilizza biodiesel di nuova generazione creato da biomasse come piante e microalghe. Poiché assorbono CO2 durante la crescita, quando si viaggia con questo carburante la quantità totale di CO2 nell’atmosfera è neutra. Per la stagione 2023, però, Mazda sta sviluppando una nuova auto da competizione basata sulla Mazda3 che ha un motore più potente ma continuerà ad essere alimentata dallo stesso biodiesel.