A quanto si legge in giro, nonostante le smentite prima di Abu Dhabi, sarebbe imminente l’annuncio della separazione tra Mattia Binotto e la Ferrari. Se così fosse, a parte che sarebbe stata una bella presa in giro quel comunicato alla vigilia dell’ultima gara della stagione solo per salvare la faccia e smentire le notizie uscite sulla stampa, restano un po’ di cose in sospeso: davvero l’arrivo di Vasseur per sostituirlo? Mah… E di chi la scelta? Sempre se così fosse, speriamo l’abbia deciso lui per andare altrove, guardando alla sua carriera a lungo termine in un top team – e il pensiero corre subito all’ingresso di Audi in F1 nel 2026. Se l’avesse deciso la Ferrari sarebbe vera e propria follia privarsi di un tecnico capace come lui, una scelta scellerata dopo il lavoro di questi ultimi anni che non ha portato al Titolo, certo, ma a una crescita innegabile sì. In F1 gli errori commessi sono frutto della squadra – nessuno esente, nemmeno i piloti – mai di un solo uomo. Ricordate cosa dicevano Todt e Montezemolo? “Si vince e si perde insieme“. Se davvero il board Ferrari avesse deciso di mandarlo via, nel 2023 meritano l’ottavo posto in classifica. Punto. Comunque vada, Mattia Binotto ne esce a testa alta, con le sue capacità intatte e indiscusse. E l’errore, forse, di aver accettato troppi ruoli, anche non di sua competenza, soprattutto quello di parafulmine di tutti i problemi della Scuderia. Chi lo conosce, lo sa. A chi, anche ai tifosi Ferrari, esulterà nel caso arrivi la notizia, ricordiamo che la monoposto 2023 sarà frutto anche del lavoro di Binotto e della continuità. Poi arriverà il 2024.
Barbara Premoli