Ultimo GP stagionale per la MotoGP che si appresta a concludere la stagione più lunga di sempre, risultato di 20 gare. Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con il 100% dei piloti della MotoGP, il Circuit Ricardo Tormo rientra nella categoria delle piste mediamente impegnative per i freni. In una scala da 1 a 6 si è meritato un indice di difficoltà di 3, il più basso delle quattro piste spagnole del Mondiale. Sarà anche l’ultima gara della Suzuki in MotoGP dopo 9 stagioni consecutive. La speranza è che sia un arrivederci e non un addio, memori della prima vittoria Brembo nella classe regina, ottenuta nel 1978, grazie alla Suzuki RG500 del team Gallina.
Il materiale d’attrito utilizzato per le pastiglie Brembo della MotoGP è il carbonio. L’eccezionale coefficiente d’attrito e la costanza di rendimento a caldo garantiscono una frenata potente, uniforme e stabile, senza che si verifichino fenomeni di fading, ossia di decadimento di performance dell’impianto frenante legato al decadimento del coefficiente d’attrito. Con il fading la corsa della leva inizierebbe ad allungarsi per il vapour lock generato dal surriscaldamento del fluido ben oltre la temperatura di ebollizione. Rispetto ai freni di una moto sportiva stradale sono differenti la massa, la durata e persino la temperatura massima. Il peso delle pastiglie Brembo per la MotoGP è di soli 50 grammi, meno della metà della variante stradale, la durata non supera invece i 900 km e la temperatura massima raggiungibile è di 800°C.
Per chi utilizza principalmente le moto in strada Brembo mette a disposizione diverse varianti: alle iconiche Z03 e Z04 è stata affiancata di recente la Z10, disponibile per le più diffuse supersportive. Tutte e tre i modelli sono realizzati in materiale sinterizzato, con particolari composti agglomerati tra loro attraverso un processo privo di collanti. L’impiego di lubrificanti aggiunti al composto iniziale assicura una frenata costante e priva di strappi, anche con temperature elevate dei dischi freno. Ciò rende meno probabile la perdita di efficienza frenante, scongiurata anche dagli abrasivi della pastiglia che rimuovono i depositi sulla fascia frenante dei dischi. Per toglierti ogni dubbio sulle pastiglie giuste per la tua moto guarda lo speciale Brembo.
I piloti della MotoGP utilizzano i freni in 9 delle 14 curve del Circuit Ricardo Tormo e non esistono due curve di fila in cui non vi facciano ricorso almeno una volta. Al contrario le due curve consecutive più dure per i freni sono la prima e la seconda con complessivi 8 secondi e mezzo di uso dei freni. La curva 2 è la più lenta del tracciato e per affrontarla serve un carico di 5 kg sulla leva del freno. Dalla partenza alla bandiera a scacchi il carico totale esercitato da un pilota sfiora i 10 quintali e mezzo con i freni che restano in funzione per 13 minuti e tre quarti, equivalenti al 35% dell’intero GP.
Delle 9 frenate del Circuit Ricardo Tormo solo una è classificata come impegnativa per i freni, 4 sono di media difficoltà e le restanti 4 sono scarsamente impegnative. La staccata più dura per le MotoGP è la prima dopo il traguardo: le moto passano da 325 a 134 km/h in 4,3 secondi in cui percorrono 238 metri. Per riuscirci i piloti esercitano un carico di 6,3 kg sulla leva del freno e subiscono una decelerazione di 1,7 g mentre la pressione del liquido freno raggiunge i 12 bar.