Prima che la F1 affronti il prossimo round a Singapore tutti gli occhi sono puntati sull’Ungheria. E’ infatti all’Hungaroring che Alpine effettuerà un test privato con la monoposto dello scorso anno per mettere alla prova una lista di pretendenti al sedile di Fernando Alonso nel 2023. L’ultimo a entrare nell’elenco è Mick Schumacher, visto che a quanto pare la Haas starebbe per ingaggiare il 35enne Nico Hulkenberg. “Penso sia un candidato perché ha la superlicenza, ha guidato in F1 in passato e ha esperienza“, ha detto il team boss Gunther Steiner. Il 23enne Schumacher sembra aver perso il supporto dell’academy Ferrari, con il russo Robert Shwartzman nuovo pupillo del programma sviluppo di Maranello (che sarà in pista anche nelle FP1 del GP degli USA in ottobre). “Robert è un pilota fantastico“, ha detto Mattia Binotto a Monza. “Penso sia molto veloce, specie in una F1. Quindi è un peccato che al momento non abbia un sedile“. L’ex-pilota Timo Glock pensa che Binotto stia prendendo la palla al balzo per spostare gli investimenti fatti dalla Ferrari su Schumacher: “Penso che non abbia mai creduto in Mick e la mancanza di impegno da parte sua suggerisce che la collaborazione si concluderà alla fine dell’anno. La domanda è dove andrà Mick dopo“.
I rivali di Mick al sedile in Alpine sono tosti, visto che in Ungheria ci saranno anche Jack Doohan, Colton Herta e Nyck de Vries. La star della IndyCar Herta si limiterà a girare perché la scelta preferita di Alpine per il 2023 è Pierre Gasly, che dovrebbe però svincolarsi dal contratto con AlphaTauri. E poi Herta potrebbe correre solo con la superlicenza F1, cosa che al momento sembra improbabile. “Ci è stato garantito che Colton farà il test in Ungheria con Alpine“, ha confermato Helmut Marko, “dopo di che dovremmo prendere una decisione“. Un altro posto vuoto per il 2023 è alla Williams, dove de Vries, Schumacher e altri sono in corsa per sostituire Nicholas Latifi: “Nicholas non ha avuto il passo necessario per restare in F1“, ha detto il campione 1996 Damon Hill. Della stessa idea il suo compagno di squadra alla Williams nel 1996 Jacques Villeneuve, secondo cui Latifi è stato messo in ombra non solo da Alex Albon, ma anche da de Vries nel suo weekend del debutto a Monza: “Se fossi il boss della Williams darei l’opportunità a Nyck, la merita“, ha detto al giornale olandese Formule 1. “O forse l’Alpine? E’ veloce e reattivo nelle situazioni difficili, quindi perché no?”.